PALERMO- Nella bacheca Facebook di Giuseppe Siino, palermitano morto a Prato – morto sul lavoro – a 48 anni, ci sono le passioni di una vita che è stata tragicamente perduta. Sua moglie, sua figlia, al primo posto. E poi la Juventus e i ricordi da parà della ‘Folgore’. Tutto il racconto postumo di un uomo e del suo immenso microcosmo d’amore, sfrangiato dal lutto.
L’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, Giuseppe è stato trascinato nei cilindri del macchinario nel quale stava lavorando, a Campi Bisenzio (Firenze). La tragedia è accaduta nello stabilimento dell’Alma spa, industria specializzata nella produzione di moquette. Sono ancora in corso le indagini, per cui è presto per offrire un quadro certo degli eventi.
La famiglia e gli amici
Giuseppe Siino era un uomo, un marito e un papà, molto legato alla sua famiglia. Una persona felice. Era juventino, si evince dalle foto di Del Piero sul suo profilo. Era stato un paracadutista della ‘Folgore’ e giocava in porta. Un amico lo prende amabilmente in giro a corredo di una fotografia con i guanti: “In Nazionale ti vogliamo”. Ma era davvero bravissimo. Si era sposato il 16 settembre del Duemila. Dunque, da appena due giorni, aveva festeggiato l’anniversario di matrimonio. Amava il mare. Non mancano le foto da Mondello.
Le reazioni
Non mancano nemmeno le reazioni davanti all’ennesima tragica fine sul lavoro. Si chiede al governo di intervenire, ovviamente nel rispetto della verità dei fatti che sarà accertata dalla magistratura. Intanto, c’è un’unica verità. Giuseppe Siino ha lasciato la vita a soli 48 anni. Il suo sorriso si è spento per sempre.