Catania - Gela, muore 32enne |"Maurizio eri il nostro angelo" - Live Sicilia

Catania – Gela, muore 32enne |”Maurizio eri il nostro angelo”

Sulla dinamica dell'incidente stanno lavorando i carabinieri di Caltagirone. Maurizio Refano (nella foto), 32 anni, è sbalzato fuori dall'abitacolo finendo sull'asfalto. E' morto sul colpo. Nell'incidente è rimasto ferito un amico della vittima: un 31enne ricoverato in ospedale con una frattura alla tibia.

CALTAGIRONE – Sabato di lutto. La morte è diventata protagonista delle strade, ancora una volta. Il teatro è la statale maledetta, la Ss 417 Catania – Gela. Al chilometro 21, vicino all’abitato del comune di Caltagirone, ieri notte intorno all’una, il trentaduenne Maurizio Refano originario di Vittoria ma residente a Niscemi, è deceduto.

Il giovane a bordo di una Fiat Stilo per cause dovute molto probabilmente all’alta velocità, ha perso il controllo dell’autovettura che si ribaltata terminando la corsa fuori dalla carreggiata. L’impatto è stato molto violento, tanto che Refano è sbalzato fuori dall’abitacolo finendo diversi metri più avanti dall’autovettura. I soccorsi, giunti sul posto, lo hanno trovato senza vita riverso sull’asfalto.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Caltagirone. che indagano sull’incidente.

Ferito ma non in pericolo di vita un amico di Refano, M.F., 31 anni,  che è stato trasportato all’Ospedale  Caltagirone da dove arrivano notizie rassicuranti sulle sue condizioni di salute. Il giovane non è in pericolo di vita: ha riportato una frattura alla tibia che necessita di un intervento chirurgico. I medici stanno attendendo per capire quando operare l’esito di una tac alla testa, il 31enne, infatti, ha avuto un forte trauma cranico. Potrebbe entrare in sala operatoria, secondo fonti dell’ospedale, nelle prossime 24 ore.

Dramma, invece, nella famiglia di Maurizio Refano. Il giovane che lavorava come bracciante agricolo era molto amato a Niscemi: la comunità è rimasta basita alla notizia che in poche ore si è sparsa tra conoscenti e parenti della tragica morte di Maurizio. La salma del 32enne è all’obitorio di Caltagirone, a disposizione del magistrato. Non appena sarà chiara la dinamica dell’incidente il corpo sarà restituito ai familiari per le esequie della vittima.

Lacrime, angoscia e incredulità anche su facebook. Gli amici, tanti, hanno salutato con messaggi di dolore. “Ciao caro amico – scrive Salvatore – questa mattina dopo la triste notizia mi è caduto il mondo addosso”. Maurizio era vivace, allegro, sempre pronto a far ridere tutti… “Il tuo sorriso mancherà a tante persone – aggiunge ancora Salvatore – in piazza quando la sera ci si vedeva c’era sempre la tua solita domanda: Allura..? Stasira unni si va?. Ciao Maurizio – conclude il post – sei stato un grande e il nostro angelo custode…” E altri commenti dello stesso tenore. Sebastiano affida la sua anima all’altissimo: “Che Dio ti riservi una vita migliore”.

Alla fine, c’è sempre chi ricorda, come Andrea che “non si può morire così”. E l’interrogativo resta: quando smetteremo di contare le lapidi sulla Catania – Gela?


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