”Con le nuove regole che abbiamo deciso di adottare ci assumiamo una delega etica che la politica invece non vuole assumersi. E’ ora che anche la politica faccia un’operazione di chiarezza: chi e’ indagato per mafia non deve e non puo’ essere candidato”. Lo dice il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, che con Legacoop e gli edili di Ance, ha adottato il decalogo antimafia proposto dall’associazione antiracket Libero Futuro e da Addiopizzo. ”Da parte nostra – aggiunge Albanese, da poco eletto leader degli industriali palermitani – e’ un grande atto di coraggio da parte di una Confindustria rinata”. L’associazione, inoltre, proporra’ a tutti i propri iscritti di aderire a Consumo critico, l’iniziativa lanciata da Addiopizzo per promuovere le imprese sane che si dissociano dal racket delle estorsioni. ”Sarebbe bello – sottolinea Albanese – se anche i commercianti aderissero”.
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