ROMA – L’indice di contagiosità Rt “potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale” in quanto il suo valore attuale, pari a 0,83 relativamente al periodo compreso fra il 30 luglio e il 12 agosto 2020, è stato calcolato “sui soli casi sintomatici”.
Lo rileva l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel bollettino settimanale sull’evoluzione dell’epidemia pubblicato ogg
L’indice pari a 0,83, rileva l’Iss, “indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da Stato estero (categorie non mutualmente esclusive), il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro Paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane”.
Nel documento si rileva quindi che “n questo particolare momento dell’epidemia l’indice di trasmissione (Rt) calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza”.