Inferno di fuoco ad Altofonte: "Uno scenario apocalittico" - Live Sicilia

Inferno di fuoco ad Altofonte| Evacuate 400 persone Video Foto

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    Assistiamo ogni anno all’autodistruzione del nostro territorio e di noi stessi, causata dal volere di pochi maledetti imbecilli, nell’assoluta incapacità e inerzia degli amministratori locali di promuovere e attivare qualsiasi strumento di monitoraggio e di prevenzione.
    Nessuno ha la dignità di sentirsi … un poco responsabile

    Si attende con ritardo un’ inchiesta sulla mafia dei fuochi. E magari potrebbe anche saltare fuori un’ organizzazione poco limpida su fuochi e servizi di spegnimento. Il tempo delle favole sull’ autocombustione è finito

    Ma i nostri parlamentari anzicchè l’inutile detenzione in galera per i piromani (nel caso fossero scoperti e sempre che il giudice lo disponesse) non potrebbero modificare la legge prevedendo come unica pena la confisca totale dei beni (sia in Italia che all’estero) di coloro che appiccano gli incendi? Si tratterebbe di una piccola ma efficacissima modifica.

    bisogna fare delle leggi apposite per gli incendiari, paragonarli ai peggiori Mafiosi e condannarli direttamente al 51 bis senza nessuno sconto di pena, condannati a risarcire minimo 5000 euro l’ettaro per le aree percorse da incendio in piu’ tutte le spese e i soldi impiegati a spegnere o a controllare le fiamme!!!!

    Per riuscire a capire perché in Sicilia vengono appiccati gli incendi boschivi, bisogna risalire a monte del problema, proveremo a ragionare e cercare di capirne i motivi.
    La Regione Sicilia, al contrario delle altre regioni ha pochissimi impiegati forestali, diciamo nell’ordine di poche decine, però e dotata di un esercito di circa 24.000 pseudo forestali, gente tenuta al guinzaglio, che a sua volta tiene a guinzaglio i politici, a cui si calano 51 giornate l’anno, più la disoccupazione ha spese dei contribuenti attraverso l’Inps, le 51 giornate aumentano in caso di elezioni e possono essere portate a 101 o 151
    Si capisce bene che ognuno di questi pseudo forestali, non ha nessun interesse al lavoro che svolge, anzi spesso arriva al lavoro già stanco, perché svolge un suo lavoro primario, non gli interessa, anzi quando si trova qualche assessore un po’ rigido, il quale non vuole aumentare le giornate pagate dai contribuenti attraverso l’Inps, cosa c’è di meglio che, qualcuno di loro appicchi un bel fuoco, in maniera che aumenta il lavoro, pulizia sentieri, rimboschimento, ecc. ecc.
    Non solo, ognuno di questi operai ha una famiglia, ipotizzando tutti nuclei familiari formati in media da 5 persone, sono circa 120.000 voti non certo da buttare.
    Cosa si potrebbe fare per togliere questo marciume, ragionando, si potrebbero assumere alla Regione circa 1000 forestali a tempo indeterminato, pagati con contratto nazionale dei forestali, distribuirli nelle varie provincie, dotarli di attrezzature e mezzi e con un buon contratto sulla produttività, volendo fare un esempio €5000 l’anno di produttività, intesa nel senso che, qualora in quella determinata provincia nell’arco dell’anno, non vi sono incendi a fine anno si eroga il 100%, se c’è stato un incendio produttività decurtata del 20%, ecc. ecc.
    L’operaio con un contratto a tempo determinato pagato il giusto e premiato a fine anno, sarebbe incentivato a curare il territorio, aggiustando e denunciando tutte le anomalie che trova nel suo lavoro.
    Perché non si fa, i voti poi dove li andiamo a prendere, se non abbiamo nessuno al guinzaglio.

    di certo le sue “informazioni” non siano tanto attendibili, nel senso che gli “operai” denominati forestali, fanno parte di un elenco di GIORNATE GARANTITE, quindi oltre agli Operai a tempo indeterminato, gli Operai a tempo determinato hanno le giornate stabilite, non una in piu’ a seconda la fascia di appartenenza, 151, 101, 51, quindi il lavoro per costoro è assicurato per quelle giornate, quindi non dovrebbero avere interessi a bruciare, anche perchè per legge nelle aree percorse da incendio è proibita qualsiasi attività per 10 anni, per quanto riguarda l’assunzione di persone come Addetti alla manutenzione boschiva, sono daccordo se il tutto viene fatto in un ottica di produttività e guadagno BASTI PENSARE agli Impianti di COGENERAZIONE sono degli impianti che si puo’ sviluppare con la biomassa sia Energia elettrica, sia concime dagli scarti legnosi, per far questo basta una piccola modifica alla legge PREVENZIONE INCENDI E TUTELA AMBIENTALE: OBBLIGO DISERBO E PULIZIA FONDI INCOLTI

    proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, di aree verdi industriali, dismesse; detentori di fasce di rispetto di acquedotti, elettrodotti, linee ferroviarie e stradali; responsabili di cantieri edili e stradali; amministratori di stabili con annesse aree pertinenziali; proprietari di aree recanti depositi temporanei e/o permanenti all’aperto, gestori di cabine elettriche; proprietari di aree inedificate in genere;
    ciascuno per le rispettive competenze di procedere alla manutenzione delle aree, mediante lo sfalcio delle erbe infestanti etc etc QUINDI TU PRIVATO NON RIESCI A FARLO io come REGIONE lo faccio con gli impianti di Cogenerazione produco energia elettrica e concime, realizzo un guadagno e certamente tutti questi operai graveranno molto meno nel bilancio regionale e perchè no!! magari assumerne altri, ovviamente il tutto non si limiterà alla sola programmaione dei boschi regionali, ma andrà ad impattare in tutte le aree abbandonate dove appunto si preleverà la biomassa necessaria a far funzionare gli impianti e dunque facendo una strategia antincendio sarà un utile per la regione, SE I PROPRIETARI DI TALI TERRENI si oppongono, se ne dovrà fare carico lo stesso proprietario perchè la legge li obbliga a tenere pulito, oppure lo fa la regione ovviamente ricavandone un utile.

    Faccio presente che siamo a Settembre e fra poco cominceranno le piogge, dunque un terreno percorso da incendio non fa altro che si sviluppi nuova ERBA TENERA di cui si cibano gli animali, quindi ettari ed ettari diciamo buoni per il pascolo, ma come si sa nelle zone percorse da incendi è preclusa l’attività per almeno 10 anni, ok, ma chi c’è che ti controlla se veramente la legge venga rispettata? il Corpo forestale della regione siciliana sono rimasti 4 gatti chi fa da deterrente a tutto cio’? insomma manca una volontà politica a riordinare e sistemare un settore abbastanza critico e tutto viene lasciato all’arte di arrangiarsi ed alla meno peggio.

    l’inferno dantesco che si ripete ogni estate, ma nessuna capacità a prevenire e a colpire la mafia dei fuochi

    Pena di MORTE ai piromani

    Tutti a guardare, Tutti a parlare, ma NESSUNO fa niente per togliere questa piaga dei piromani !!!!!!!

    La magistratura anzicchè inseguire ladri di polli si occupi di questa colpevole devastazione ambientale

    La politica dorme su questi disastri perché ha le mani sporche! I piromani? Certo ci sono ma occorre arrivare ai mandanti.

    Inasprire le pene.
    30 anni di reclusione e si tolgono il vizio, basta prenderne uno.

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Sempre parole e solo parole al vento della Volo e della Faraoni. Per episodi come questo dovrebbero essere destituiti dai loro posti di vertice. Se disorganizzazione della sanità territoriale c'è stata questa è da addebitarsi alla Volo e ancor di più alla Faraoni inspiegabilmente riconfermata nel suo ruolo di manager dell'ASP Palermo nonostante lo sconquasso organizzativo determinato in passato. Basti pensare che al PTA Albanese non ci sono servizi ambulatoriali efficienti e senza una benchè minima TAC che si ritrova in ogni studio radiologico cittadino ed invece un nosocomio così importante ne è sprovvisto. Forse per fare ingrassare la sanità privata??????

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