PALERMO – “Se il Sud è al centro dell’agenda politica come dichiarano tutti gli schieramenti che corrono per le elezioni del 4 marzo, perché allora lo Stato si riprende o blocca i soldi stanziati per costruire infrastrutture che la Sicilia attende da 40 anni?”. Se lo chiede Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, che mercoledì prossimo, nel corso della riunione del Comitato di presidenza, chiederà all’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, di unirsi con forza, assieme a tutto il governo, alla protesta del mondo delle costruzioni nei confronti di Palazzo Chigi. “Altrimenti – minaccia Cutrone – se l’assessora al Lavoro ha sentito il bisogno di incatenarsi a Roma per ottenere dallo Stato risorse per prorogare i sussidi al precariato improduttivo, ma l’esecutivo regionale non esprimerà altrettanta indignazione per difendere ciò che spetta per legge a infrastrutture che devono garantire lo sviluppo dell’Isola e la sopravvivenza delle imprese e dei lavoratori che producono, allora andremo noi da soli a Roma e ci incateneremo”.(ANSA).