Aria malsana nel Siracusano | L'Arpa scrive al ministero - Live Sicilia

Aria malsana nel Siracusano | L’Arpa scrive al ministero

Chiesto un aggiornamento delle norme sugli inquinanti. Nella foto il petrolchimico di Priolo

Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli
di
3 min di lettura

SIRACUSA – Aria inquinata e strumenti di tutela insufficienti per i comuni attorno al polo petrolchimico siracusano. Gli inquinanti che ammorbano l’aria di Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli sono fuori dai tabellari di legge: nessuno può valutarne i limiti di emissione e nessuno ne conosce l’impatto sulla salute. Insomma, il dl 155 del 2010, il più recente in tema di qualità dell’aria, è inefficace: serve uno strumento legislativo nuovo. La richiesta che Arpa Sicilia ha appena inviato al ministero dell’Ambiente è il sigillo più autorevole a quanto contenuto nell’inchiesta condotta dal mensile S, in edicola da sabato scorso.

Il primo ente di controllo regionale ha insomma rotto gli indugi dopo i continui episodi di miasmi nell’area. Ha preso il report sulla qualità dell’aria nel 2015 nel Siracusano, vi ha allegato i dati registrati nei primi sei mesi del 2016, ha aggiunto una nota a firma a del direttore della struttura territoriale di Siracusa Gaetano Valastro e del direttore generale Francesco Licata di Baucina e ha inviato tutto al ministero dell’Ambiente e all’Istituto superiore della Sanità. Al primo ha chiesto “un aggiornamento della normativa sugli inquinanti”. Al secondo “una valutazione sotto il profilo sanitario”.

Nella nota l’Arpa ha sollevato “il problema degli inquinanti non convenzionali. Ossia – spiega – quelle sostanze e quei composti, di chiara origine industriale, per i quali la normativa vigente non prevede limiti e valori obiettivo”. L’Arpa ne elenca due, tra le vecchie conoscenze del territorio, e quattro tra quelle sostanze solforate “nuove”, ovvero figlie dei più recenti cicli di produzione industriale. Le due vecchie conoscenze sono gli idrocarburi non metanici e l’idrogeno solforato (h2s). “Entrambe – ammette l’agenzia – sono la causa dei frequenti disturbi alla popolazione, in particolare per le fastidiose caratteristiche odorigene. Per questi composti – prosegue -, che si trovano spesso in concentrazioni superiori a quelle riportate dalla letteratura scientifica emerge un problema legato alla loro valutazione”. Le quattro sostanze solforate non normate sono: il metilmercaptano, con il 63% di superamenti della soglia olfattiva; il tiofene con il 42%, il propilmercaptano con il 74% e il disolfurodipropile con il 52%.

“In considerazione di ciò – prosegue l’Arpa – si chiede al ministero un aggiornamento dei parametri, al fine di fornire all’Agenzia ulteriori strumenti, anche normativi, che possano agevolare l’azione di controllo e di prevenzione in un’area particolarmente delicata come quella della provincia di Siracusa, interessata da problematiche legate alla presenza di vaste aree industriali”. Di “debolezza dell’attuale legislazione” in questo ambito aveva già parlato il capo della Procura siracusana, Francesco Paolo Giordano, un anno e mezzo fa davanti alla commissione parlamentare sugli Ecoreati. C’è anche l’aspetto sanitario nell’iniziativa dell’Arpa, che non è secondario a quello giuridico: la nota è stata inviata anche all’Istituto superiore di sanità, “affinché – ha spiegato Valastro – possa valutare sotto il profilo sanitario le criticità argomentate e fornire, ove possibile, linee di indirizzo per la popolazione esposta”.

Di nuove criticità sanitarie in questa area aveva parlato tre mesi fa anche la commissione Sanità del senato, scesa a Siracusa per ascoltare i rappresentanti istituzionali proprio sul rapporto inquinamento/petrolchimico. “Non solo cancro e malformazioni – aveva detto uno dei componenti della commissione, il senatore Luigi Gaetti – ma patologie respiratorie e malattie neurologiche”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI