CANICATTÌ – Un’interdittiva antimafia della Prefettura arrivata a distanza di sei anni dal completamento dei lavori con relativo collaudo non è un motivo sufficiente per revocare un finanziamento pubblico relativo ad un piano di miglioramento fondiario in agricoltura.
A deciderlo i giudici del Tar Sicilia di Palermo a cui si è rivolto un imprenditore agricolo di 52 anni di Canicattì che si è visto chiedere indietro un finanziamento di oltre 300 mila euro a fondo perduto per il miglioramento fondiario della sua azienda. L’imprenditore sei anni dopo il definitivo collaudo e saldo del finanziamento ha ricevuto la revoca dello stanziamento. L’imprenditore con l’assistenza legale degli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino si è visto dare ragione dal Tar Sicilia anche perché nel frattempo il Consiglio di Giustizia Amministrativa aveva annullato la relativa interdittiva antimafia. Sulla scorta del giudicato l’imprenditore non dovrà restituire il finanziamento già utilizzato. (ANSA).