Marinella di Selinunte, interdittiva antimafia per due locali

Marinella di Selinunte, interdittiva antimafia per due locali

C'è un nome "pesante" dietro la revoca delle autorizzazioni comunali
NEL TRAPANESE
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MARINELLA DI SELINUNTE (TP) – C’è un nome “pesante” dietro all’interdittiva antimafia della Prefettura di Trapani che ha portato alla revoca delle autorizzazioni comunali e quindi alla chiusura di due locali commerciali siti nella frazione di Marinella di Selinunte, in provincia di Castelvetrano.

E’ quello di Giuseppe Fontana detto Roky, soggetto parecchio noto per una condanna, scontata, 18 anni, per traffico di droga, e per essere citato in diversi rapporti investigativi che lo hanno legato anche agli interessi del capo mafia Matteo Messina Denaro, Il Comune di Castelvetrano ha provveduto a revocare tutte le concessioni che erano state rilasciate.

Le autorizzazioni risultano essere state emesse in favore del fratello e del nipote di Giuseppe Fontana, Natale e Ignazio. Amministratore unico Stefania Triolo, indicata quale figlia non riconosciuta di Giuseppe Fontana. L’interdittiva ha messo in evidenza i rapporti di parentela e alcuni precedenti comuni interessi societari tra i due fratelli Fontana.

Si tratta di un ristorante-pizzeria sulla strada statale 115 in direzione di Selinunte e un bar-pizzeria in piazza Empedocle sempre a Marinella di Selinunte.

La comunicazione da parte della prefettura di Trapani è pervenuta al Comune di Castelvetrano a fine luglio e ora la VI direzione organizzativa del Comune ha provveduto alla revoca delle autorizzazioni, compresa la concessione del suolo pubblico per il bar che si affacciava sulla piazza di Marinella di Selinunte.


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