PALERMO – Favorire la pace e il dialogo tra le tre religioni monoteiste – cristianesimo. ebraismo, islamismo – è alla base delle due giornate di studio e riflessione dal titolo “Interreligiosità e Intercultura”, che si terranno a Palermo, il 26 e 27 maggio, nella sala Gialla dell’Ars, a Palazzo dei Normanni.
Gli odierni conflitti richiedono sforzi costanti da parte di una pluralità di attori internazionali, impegnati nella risoluzione di fenomeni legati ai flussi migratori e alla coabitazione tra culture, religioni ed etnie diverse. Conoscere e promuovere la grammatica della riconciliazione tra popoli diventa sempre più una necessità. Per tale ragione, è condizione ineluttabile che gli operatori di pace, gli intellettuali, i giuristi dei paesi euro-mediterranei, offrano in modo coeso un’alternativa positiva all’opzione primitiva dello scontro e dell’intolleranza religiosa e culturale.
L’obiettivo comune è la ricerca della convivenza pacifica, quale unica via verso un futuro stabile e prospero per i popoli europei e mediterranei.
Il COPPEM, forte delle capacità acquisite e dell’esperienza maturata nel 2011, quando, in collaborazione con la Regione Siciliana e la Pontificia Facoltà teologica di Sicilia, organizzò la prima edizione delle Giornate di studio e riflessione, rilancia le tematiche del dialogo e della pace, discutendo di religione quale veicolo di pace, il 26 maggio, alla presenza del rabbino Punturello, dello sceicco Imam Abdulbary e di altre autorità religiose, in un incontro moderato da monsignor Antonino Raspanti. Mentre il giorno seguente, 27 maggio, il tema al centro delle riflessioni sarà: “Lotta al terrorismo, limiti e prospettive di cooperazione giudiziaria”, moderato da Adly Hussein, presidente della Corte d’appello del tribunale de Il Cairo, con interventi programmati di numerose personalità del Mediterraneo tra cui Leonardo Agueci, procuratore aggiunto e coordinatore indagini sul terrorismo presso la Procura della Repubblica di Palermo.
Alla luce di quanto accade quotidianamente in tutta la regione mediterranea, spinti dall’urgenza di dare una risposta alle ferite dei fondamentalismi, il Coppem in collaborazione con il CESi (Conferenza Episcopale Siciliana), propone una seconda edizione per facilitare un momento propositivo e simbolico di incontro, dialogo e riflessione. I lavori saranno suddivisi in quattro sessioni tematiche: la religione, veicolo di pace e di fratellanza e non di odio e violenza, identità tra appartenenza ed estraneità, lotta al terrorismo, le nostre città multiculturali.