"Per la giunta decisioni condivise | Chi fissa paletti è irresponsabile" - Live Sicilia

“Per la giunta decisioni condivise | Chi fissa paletti è irresponsabile”

Parla Dario Chinnici, capogruppo Pd in consiglio comunale: "I nuovi ingressi fanno bene al partito"

Palermo, l'intervista
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3 min di lettura

PALERMO – I nuovi ingressi nel gruppo che “aumenteranno il peso specifico” del Pd in consiglio comunale, l’arrivo dell’ex forzista Dore Misuraca, il quale “darà una mano al partito”, la gestione dei rapporti con l’alleato Giusto Catania: quest’ultimo invitato “a pensare al proprio progetto politico” piuttosto che ai democratici. Dario Chinnici, capogruppo Pd al consiglio comunale di Palermo, trascorre i giorni tra l’impegno della campagna elettorale accanto a Leoluca Orlando e al capolista alla Camera nel collegio di Palermo Fabio Giambrone. La santa alleanza con il sindaco e l’ingresso nel partito di chi, come Misuraca, fino a qualche anno fa era uno dei pilastri di Forza Italia a Palermo non è andata giù a molti nel partito: “Ma io saluto come una buona notizia l’arrivo di personalità disponibili a lavorare per il bene del Pd”, spiega Chinnici che getta acqua sul fuoco delle polemiche.

 Ammetterà che l’ingresso di Misuraca non poteva non generare clamore.
“Saluto positivamente il suo ingresso nel Pd perché fortifica il partito che deve essere il più aperto possibile ai nuovi arrivi. Chi vuole partecipare alla vita politica del Pd e vuole dare il proprio contributo sposando le nostre battaglie non può chiudersi in se stesso. E poi, chi sono io per dire no all’ingresso di Misuraca?”.

Qualcuno, come il suo collega a Sala delle Lapidi Rosario Arcoleo, quel ‘no’ lo dice forte e chiaro.
“Io dico ‘no’ alle logiche di nicchia. I nuovi ingressi ci spronano a lavorare meglio e a mettere in campo nuove energie”.

Gli orlandiani nel Pd, ora anche Misuraca, e all’orizzonte il rimpasto in giunta.
“Al momento siamo impegnati con tutte le nostre forze in campagna elettorale. Dopo il 4 marzo, se sarà necessario apportare qualche modifica, ne parleremo insieme con il sindaco e gli alleati. Credo si debba dare continuità alla coalizione che ha vinto le elezioni. In quella squadra Misuraca c’era, quindi non vedo nulla di strano”.

Tra gli alleati con cui dovrete discutere c’è anche Giusto Catania, che guardando la foto di Orlando, Misuraca e Faraone ha parlato di “incubo”.
“Ciascuno pensi al proprio progetto politico e non guardi al Pd che è in continua evoluzione. Chi vuole dare una mano ed è pronto a dare il proprio contributo da noi è il benvenuto. Tutti parlano del Pd ma io invito tutti a guardare in casa propria. Cosa sta facendo Catania con il suo movimento?”.

Intanto l’ex assessore alla Mobilità ha espresso un concetto molto chiaro: nessuna giunta chi ha sostenuto Diego Cammarata.
“Non so a chi si riferisca ma i nomi verranno discussi con il sindaco Orlando. Chi mette dei paletti è un irresponsabile. Ripeto: Catania pensi a ciò che sta facendo per Palermo, non pensi al Pd”.

La città dà la sensazione di essere rimasta indietro su alcuni fronti.
“Ci sono tante cose da fare e il consiglio comunale sarà molto impegnato, per questo serve una coalizione coesa e compatta. Bisogna percorrere quei restanti chilometri individuati dal sindaco in campagna elettorale. Fa fede il programma che abbiamo scritto insieme”.

Dopo il 4 marzo il gruppo Pd vedrà aumentare i suoi componenti. Non teme turbolenze interne e problemi di gestione?
“No. Spero che arrivino in tanti, non vedo l’ora di lavorare con un gruppo ampio. I nuovi ingressi faranno sempre più forte il nostro Pd”.


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