Intimidazione a un ingegnere - Live Sicilia

Intimidazione a un ingegnere

La Digos indaga su due intimidazioni subite dall’ingegnere Giuseppe Riccio, tra gli autori del protocollo di legalità stilato dal consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Palermo e presentato a maggio scorso. Il professionista ha sporto denuncia alla polizia raccontando due inquietanti episodi. Il 12 giugno scorso è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro la porta della sua abitazione, al decimo piano di un palazzo. Le fiamme divampate dall’ordigno artigianale sono state spente dai vicini di casa che hanno chiamato i vigili. Il 27 giugno, poi, i familiari dell’uomo hanno ricevuto una strana telefonata che si concludeva con l’invito a chiamare un numero poi risultato corrispondente al 118 di Cagliari. Entrambi gli episodi sono stati segnalati alla Digos. Gli investigatori ritengono le intimidazioni legate al codice antimafia ideato dall’Ordine: una sorta di decalogo rivolto ai professionisti palermitani, chiamati ad aderirvi su base volontaria, che prevede, tra l’altro, l’obbligo di denuncia del racket del pizzo. Anche Riccio, che è pure dirigente del Pd, ritiene la sua attività di promozione del Protocollo il movente più probabile dei gesti intimidatori. In effetti la bottiglia incendiaria segue di poco la presentazione del codice, mentre la telefonata é di qualche ora successiva all’invito rivolto ai professionisti a partecipare al seminario sul decalogo antimafia fissato per martedì prossimo. Dell’episodio, oltre al consiglio dell’Ordine, è stata informata la dirigenza del Pd. Riccio è assistito dall’avvocato Fausto Amato

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