PALERMO – Dopo le polemiche sulle nuove barriere antiterrorismo in via Maqueda, interviene CasaPound che, nella notte, ha vergato i blocchi di cemento con la scritta: “Invece delle strade, chiudiamo le frontiere”.
“Questa – dichiara Cpi Palermo – è la nostra risposta polemica al Sindaco Orlando e a Giusto Catania che chiedevano l’abbellimento dei blocchi antiterrorismo. Ci stanno ammazzando come cani, entrano in Europa grazie all’immigrazione sostenuta da questi signori, hanno vitto e alloggio pagato, mentre il nostro popolo muore di fame”.
“La battaglia contro l’immigrazione, che non deve sfociare né nell’islamofobia, né nel razzismo, è una battaglia di popolo e di civiltà. Non abbiamo paura delle altre culture, ma dobbiamo, prima di tutto, difendere la nostra e pensare al nostro popolo e ai cittadini in difficoltà. Orlando, e tutti gli immigrazionisti, vivono fuori dal mondo, e ora che le nostre città sono blindate per colpa loro, vogliono abbellire e colorare le barriere antiterrorismo per far passare in modo soft il fatto che abbiamo un nemico in casa”.
Nel pomeriggio la risposta del Comune alla provocazione di CasaPound. In una nota Palazzo delle Aquile comunica che “sono state rimosse le scritte firmate da una organizzazione di estrema destra, apparse stamattina su uno dei blocchi antisfondamento posti nelle aree pedonali. Ad eseguire l’intervento di pulitura sono stati gli operai della Reset. A partire dal 24 agosto inizierà la collocazione di vasi con piante per ridurre l’impatto visivo dei blocchi. “Mai il termine ‘pulitura’ fu più appropriato – ha detto il sindaco Orlando – visto che alcuni tristi e minoritari personaggi non hanno altro strumento che quello di sporcare i beni comuni pur di avere i loro dieci minuti di visibilità. Per fortuna Palermo ha ben forti e radicati gli anticorpi contro il razzismo, il fanatismo e la violenza”.