Ipercoop, la protesta dei jolly: | “Ci siamo anche noi” - Live Sicilia

Ipercoop, la protesta dei jolly: | “Ci siamo anche noi”

L’inaugurazione dell’Ipercoop del centro “Le Zagare” si apre con un fuori programma inevitabile: la protesta degli ex dipendenti Aligrup esclusi dalle trattative. “Noi non molliamo” dicono e aggiungono: “Attendiamo risposte plausibili dai sindacati”.

La protesta all'Ipercoop

La protesta all'Ipercoop

CATANIA. L’appello dei lavoratori jolly: “Ci siamo anche noi”. L’inaugurazione dell’ Ipercoop del centro “Le Zagare” si apre con un fuori programma inevitabile: la protesta degli ex dipendenti Aligrup esclusi dalle trattative. “Noi non molliamo”, la scritta che capeggia su uno dei cartelloni che i jolly mostrano è decisamente eloquente. Se da un lato, infatti, la trattativa con Coop ha ottenuto buoni risultati sul versante occupazionale, ricollocando 354 dipendenti nei nuovi punti vendita, dall’altro ci sono ancora 500 persone a spasso. In attesa di nuove trattative con società della grande distribuzione, però, c’è una categoria di dipendenti che di certo non avrà un futuro: i jolly, appunto. Si tratta di lavoratori che sulla carta non sono stati assegnati a nessun punto vendita e dunque non potranno rientrare all’interno delle cessioni dei vari rami d’azienda.

Non è un caso, quindi, che siano loro i veri protagonisti di un grande evento, tutto flash fotografici e sorrisi. Una delegazione di lavoratori, composta ma agguerrita, munita di cartelloni che chiede semplicemente che la loro situazione non passi sotto silenzio. “Ci tengo a sottolineare che noi jolly, gli amministrativi e i dipendenti di Centro Sicilia ci sentiamo poco tutelati dai sindacati”, dice Giuseppe Russo. Il riferimento è alla lunga odissea vissuta dai lavoratori durante le trattive sindacali dei mesi scorsi. “Tante promesse, tutte disattese”- prosegue- “come quando Giovanni Casa della Uil Tucs, con tanto di verbale alla mano, dichiarava che nessun lavoratore sarebbe rimasto indietro”. “Aspettiamo ancora risposte plausibili da Giovanni Casa e dai sindacati confederali”, conclude l’ex dipendente Aligrup. Insomma, inaugurazioni a parte, a tenere banco è ancora il futuro lavorativo di chi per anni si è dedicato con dedizione al proprio impiego.

Lasciano l’amaro in bocca soprattutto le presunte irregolarità, denunciate dai jolly in più occasioni, legate a passaggi di dipendenti da un punto vendita all’altro, nonostante il divieto imposto dalla trattativa sindacale. Un’operazione questa che avrebbe consentito, come sostiene Giuseppe Russo, “a persone con numeri di matricola recenti di transitare e di lasciare fuori lavoratori che prestavano servizio da molti più anni”. “Com’è stato possibile?”, la domanda, che Russo rivolge “a tutti i protagonisti della vertenza”, rimane al momento senza risposta.


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