Carini, Cicero al prefetto:| "Scongiurare stop depuratore" - Live Sicilia

Carini, Cicero al prefetto:| “Scongiurare stop depuratore”

Il presidente dell'Irsap e il dirigente generale dell'assessorato Attività produttive Alessandro Ferrara hanno trasmesso una nota al prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, per chiedere un "autorevole e immediato intervento che scongiuri danni irreparabili per l'ambiente e la salute pubblica.

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PALERMO – Il presidente dell’Irsap Alfonso Cicero e il dirigente generale dell’assessorato Attività produttive Alessandro Ferrara hanno trasmesso una nota al prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, per chiedere un “autorevole e immediato intervento che scongiuri danni irreparabili per l’ambiente e la salute pubblica”, rappresentati dalle problematiche di gestione del depuratore consortile a servizio dei comuni di Capaci, Carini, Isola delle Femmine, Torretta e dell’agglomerato industriale di Carini.

La nota, inviata anche ai sindaci, all’Ato idrico Palermo 1, ai dipartimenti regionali Autonomie locali e Acque e rifiuti, arriva a seguito del nulla di fatto dopo l’ennesimo incontro promosso dall’Irsap e dal dipartimento Attività produttive il 30 aprile scorso, per adottare i provvedimenti.

“Il Consorzio Asi della Provincia di Palermo in liquidazione – spiega il presidente dell’Irsap Alfonso Cicero – non è più nelle condizioni di gestire il depuratore senza risorse finanziarie. Allo scadere del contratto di gestione, novembre 2015, si corre il rischio di uno stop all’impianto con inevitabili conseguenze all’ambiente”.

“Tutto ciò – prosegue Cicero – non sembra interessare i rappresentanti dei sopracitati Comuni che non intervengono in modo concreto, continuando a far arrivare alle casse oggi dell’Ato Idrico Palermo 1 e fino a ieri di Aps, Acque potabili siciliane, i soldi dei cittadini sotto forma di quota per il canone di depurazione, senza che questi abbiano mai provveduto alla gestione dell’impianto”.

Il Consorzio Asi di Palermo, oggi in liquidazione, ha gestito per anni il depuratore sostenendo i costi di una struttura che prioritariamente garantisce la depurazione delle acque reflue dei quattro Comuni. Ancor più grave che il canone di depurazione sia stato pagato dai cittadini ad Aps, ma tali risorse non siano mai giunte a chi eroga effettivamente il servizio. Oggi l’Irsap non può più far fronte ai costi di gestione, non potendo peraltro distrarre somme destinate ad altre voci.


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