PALERMO – Il ricorso amministrativo promosso da alcune associazioni imprenditoriali (Casartigiani-Agrigento e Pmi-Sicilia), che hanno impugnato “per gravi illegittimità” la nomina dei geometri Alfonso Cicero e Rosario Andreanò (rispettivamente a presidente e consigliere dell’Irsap) sarà, a breve, esaminato nel merito da parte del Tribunale amministrativo. E’ questo l’esito dell’udienza tenutasi questa mattina di fronte alla prima sezione del Tar-Sicilia di Palermo (presidente G. Cabrini, relatore M. Cappellano). “Di fronte a non meglio qualificate ‘tragedie amministrative’ che i difensori delle amministrazioni resistenti, insieme a quello personale del Cicero, hanno prospettato quale conseguenza dell’accoglimento dell’istanza di sospensione, abbiamo ritenuto che, per mettere fine alla vicenda delle gravi illegittimità commesse nella costituzione degli organi dell’Irsap, sia opportuno che il Tribunale si pronunci nel più breve tempo con una sentenza chiarificatrice”, dicono i difensori delle associazioni ricorrenti, gli avvocati Gaetano Armao, Stefano Catuara e Tiziana Milana.
Entro domani, preannunciano gli stessi legali, per consentire una valutazione complessiva anche della vicenda della nomina dello stesso Cicero a commissario del medesimo ente, sarà presentata l’istanza di riunione con l’altro giudizio pendente presso il medesimo Tribunale. “Ulteriori questioni – concludono – inerenti i gravi conflitti d’interesse emersi nella vicenda, e rappresentate al giudice amministrativo, saranno tempestivamente sottoposte alla competente procura regionale della Corte dei conti”.
(ANSA)