Sicilia, La Vardera: "Altri partiti mi cercano, lavoro per l'alternativa"

La Vardera: “Altri partiti mi cercano, lavoro per l’alternativa”

"De Luca? Non mi aspettavo certi attacchi"
L'INTERVISTA
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3 min di lettura

PALERMO – “Rammaricato” e “dispiaciuto” per un epilogo che si aspettava “diverso”. Ismaele La Vardera ha appena chiuso la sua storia politica con Cateno De Luca rispondendo alle sue accuse con un video sui social. “Ma forse in futuro potremo ancora fare strada insieme, quando deciderà di tornare a fare il numero 1”, dice la ex Iena prestata alla politica che ammette di essere stato “cercato” da altri partiti.

È davvero finita tra La Vardera e De Luca?
“Al momento è così, non ci sono le condizioni per ipotizzare un futuro diverso da quello maturato nelle ultime ore. Se ci saranno delle aperture e dei cambi propositivi, soprattutto nel rilancio di un movimento che ha avuto un evidente problema di gestione, le cose potrebbero cambiare”.

Eppure De Luca è stato per lei un maestro.
“Ha grandi doti politiche e glielo riconosco. Da lui ho imparato tanto ma quando qualcosa non va è meglio smettere, per il bene di tutti”.

Vi siete lasciati male.
“Io voglio solo essere coerente con chi ci ha votato e ci vuole vedere alternativi a questo centrodestra e a questo governo regionale che è il peggiore nella storia della Sicilia”.

De Luca dice che lei si è fondamentalmente dimenticato di Sud chiama Nord, che invece l’ha sostenuta ‘economicamente e politicamente’.
“Non mi aspettavo certi attacchi ma voglio stemperare, sono sicuro che siano soltanto figli di un momento di difficoltà e di stanchezza. De Luca nella sua diretta Facebook dice che io mi sarei ‘assittato sulla seggia’ (seduto sulla sedia, ndr): no grazie. La verità è io sono tra i deputati più operativi”.

De Luca ritiene che lei abbia di fatto usato ScN per l’elezione all’Ars.
“Gli riconosco il pregio di avere acceso in me la passione politica ma vorrei ricrodare che alle Regionali la gente ha votato scrivendo il mio cognome. Cateno non può riservare a me lo stesso trattamento che ha riservato a Dafne Musolino (la senatrice eletta con ScN e poi approdata a Italia viva, ndr). In quel caso erano voti legati al simbolo di Sud chiama Nord, nel mio c’erano le preferenze. Voti che ho poi triplicato alle Europee. Non capisco questa sua strategia che punta a intorbidire i rapporti umani”.

E il ‘sostegno economico-politico’ di cui parla il suo ex leader?
“Non voglio entrare nel merito di queste polemiche, dico solo che alle Europee è stato lui a chiedermi di candidarmi. Io non volevo farlo ma sono andato in lista per spirito di sacrificio, per il partito. Quella non era una candidatura richiesta da me, mi sembrava il minimo che venisse supportata economicamente dal partito. Ma alle Regionali la campagna elettorale me la sono pagata da solo”.

Possibile che lei si sia accorto solo nelle ultime ore delle intenzioni di De Luca?
“È davvero così. Sono rimasto impietrito dalle parole pronunciate da Cateno all’assemblea di Messina“.

Da tempo girano voci su un suo possibile approdo al M5s.
“Da tempo ci sono anche voci su un avvicinamento di De Luca all’area Galvagno (attuale presidente dell’Ars, ndr) di Fratelli d’Italia. Io intanto vado al Misto e a Sud chiama Nord auguro ogni bene. Ringrazio anche le persone che collaborano con il gruppo, con i quali ho fatto grandi cose. Tra questi Marisa Greco, persona alla quale sono legato da grande affetto, che ha scritto materialmente oltre trecento interrogazioni”.

E le accuse di avere nascosto il simbolo di ScN dalla sua comunicazione?
“Non è vero. Quando intervenivo su temi di mafia firmavo i comunicati come vice presidente della commissione Antimafia, ma negli altri casi il nome di Sud chiama Nord è sempre comparso. Io sono fiero di avere fondato il movimento con Cateno, e di questo lo ringrazio. Oggi, però, come ho detto nel video, le distanze tra noi sono siderali”.

Quindi la rivedremo nel Movimento 5 stelle?
“Chi fa bene viene giustamente cercato da quei partiti che vogliono il bene della Sicilia, io però adesso voglio soltanto rinsaldare la squadra che mi ha sostenuto in questi due anni e mezzo. Incontrerò queste persone e valuteremo insieme il da farsi. Potremmo anche decidere di alimentare un movimento civico che riavvicini la gente alla politica. Di certo continuerò il mio lavoro compatto con le opposizioni per costruire l’alternativa al governo Schifani”.


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