Festa a Isola delle Femmine, la marchesa: "L'isolotto è mio"

La marchesa e la festa a Isola delle Femmine: “Scandalo? L’isolotto è mio”

La proprietaria dà la sua versione. Ottanta persone denunciate

PALERMO – “Non capisco la baraonda, non era una festa privata ma si stava realizzando un video promozionale”, spiega la marchesa Paola Pilo Bacci.

È la proprietaria dell’isolotto di Isola delle Femmine dove guardia di finanza e guardia costiera hanno interrotto, sabato sera, 29 giugno, un centinaio di persone che ballavano.

C’era la musica del dj e c’erano i drink serviti in un bancone bar approntato in fretta ma bene organizzato. Molti ospiti indossavano abiti a tema per simboleggiare i quattro elementi: acqua, terra, aria e fuoco. L’outfit di altri era tipico delle serate estive, senza stravaganze.

La marchesa smentisce che si sia trattato della festa di compleanno di due fratelli medici: “Sono stata io ad autorizzare i miei nipoti a realizzare un video per promuove l’isola”. Per cosa? “Per fini commerciali”, conferma la marchesa. E cioè un filmato per pubblicizzare e vendere l’isolotto.

Sui social, però, alcuni dei partecipanti hanno postato video e foto in cui è chiaro il riferimento, con tanto di scritta “Happy Birthday”, ad un party di compleanno.

Che l’isolotto sia in vendita non è una novità. Nel 2017 fu pubblicizzato al prezzo di tre milioni di euro, ora la cifra è scesa a 1 milione e 650 mila euro. Al momento non sembrano esserci offerte per l’isolotto, terra di leggende. Da carcere femminile a luogo di morte per un gruppo di donne ottomane lasciate alla deriva, per punizione, dai mariti.

Chi ha autorizzato la festa o evento a fini pubblicitari che sia? La marchesa non ha dubbi: “Non serviva l’autorizzazione perché è una riserva marina orientata. Il che non significa che non ci possono andare le persone. Bisogna conoscere la legge, io sono la proprietaria. Il caso di cui parlano quelli della Lipu non esiste”.

L’isolotto è stato dichiarato riserva orientata nel 1997 con un decreto della Regione siciliana ed è gestito dalla Lipu, la Lega italiana per la protezione degli uccelli. Gli organizzatori e le persone, un centinaio circa, che hanno preso parte alla festa o alla messinscena sono stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica. Spetta alla magistratura fare le successive valutazioni.

In consolle c’era Maurizio Giglio, in arte Mauriziotto dj. “Non era una festa, ma un video clip da realizzare sull’isolotto di Isola delle Femmine commissionato dai fratelli gemelli entrambi medici, Vito e Antonio Triolo – spiega Giglio -. Avevano l’autorizzazione da parte della proprietaria dell’area, la marchesa Paola Pilo Bacci per realizzare immagini destinate a esaltare le bellezze dell’isola”.

Giglio, adesso in pensione, per anni ha fatto parte della guardia costiera, anche come responsabile dell’ufficio marittimo di Isola delle Femmine. La versione del video promozionale non convince gli investigatori. Sarà l’indagine ad accertare se siano state commesse o meno delle violazioni e se si tratti di illeciti amministrativi o penali.

Bisogna innanzitutto valutare se l’isolotto ricada interamente nella zona A, totalmente off limits, oppure se si possa sbarcare con una apposita autorizzazione. Se così fosse avrebbe dovuto essere l’ente gestore a concederla. Sia in caso di festa di compleanno che di evento pubblicitario sarebbe servito il via libera della Lipu.

Sul punto dalla Lega per la protezione degli uccelli tagliano corto: “Siamo stati noi a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, che sono arrivate rapidamente interrompendo la festa e identificando i partecipanti – dice il direttore generale della Lipu Danilo Selvaggi -. La situazione era un tappeto di cicche, bicchieri di plastica, bottigliette di plastica e vetro e legna accatastata per fare un falò”.

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