PALERMO – Venti milioni per borse di studio da assegnare agli studenti molto bravi e/o in difficoltà economiche, una no tax area per gli indigenti e la conferma nella legge di stabilità dei 50 milioni in più per il diritto allo studio. Sono alcuni dei punti dello Student Act, un pacchetto di misure da inserire in legge di stabilità annunciato oggi dal sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, alla tavola rotonda su “Diritto allo studio e riforma della Costituzione” nell’ambito degli Stati generali europei del diritto allo studio che si svolgono all’Università di Palermo. “Anche la Sicilia deve cogliere l’occasione per formare ragazze e ragazzi che dovranno mettere a frutto qui le proprie capacità – ha affermato Faraone -. Fino ad oggi, purtroppo, la Sicilia è l’unica Regione a non integrare il fondo nazionale. Occorre una immediata inversione di tendenza nell’interesse dei nostri giovani e della nostra terra, per questo motivo stiamo rivedendo i criteri di assegnazione nazionale con la possibilità di vincolare il contributo statale a quello regionale”
“Investiamo sull’università – ha spiegato Faraone – da un punto di vista nuovo, quello degli studenti poveri. Garantire a tutti la possibilità di studiare e laurearsi, indipendentemente dalla propria condizione economica, significa compiere un gesto epocale e assicurare un diritto costituzionale. Già lo scorso anno nella legge di stabilità il governo ha impiegato 50 milioni in più mettendoli a disposizione del fondo per il diritto allo studio, che è stato, così, portato a 217 milioni, e la nostra intenzione è di confermare questa somma anche quest’anno. Ma la vera novità – ha aggiunto – è scovare quei super bravi che perdiamo dopo il diploma perché non hanno mezzi. Un impegno che dimostra la nostra volontà di investire nel mondo dell’università e nella società della conoscenza, quella che veramente produce sviluppo e innovazione e che troverà la sua migliore espressione nello Student Act, un pacchetto di misure che stiamo definendo nei dettagli”.
Tra le possibili misure dello Student Act, una no tax area per i redditi sotto la soglia di povertà sulla base dell’Isee, la stabilizzazione dei 50 milioni di euro in più del Fondo integrativo statale per il diritto allo studio e 20 milioni per borse di studio fino a 15 mila euro destinate agli studenti più meritevoli ma a basso reddito.