Itinerarium Rosaliae, a Palermo la tappa conclusiva del progetto

Itinerarium Rosaliae, a Palermo la tappa conclusiva del progetto

Al centro La Torre il bilancio dell'iniziativa

PALERMO – Taglia il traguardo a Palermo ItinerariumRosaliae, iniziativa finanziata dall’assessorato regionale all’Agricoltura, per la promozione di prodotti agricoli, agroalimentari e enogastronomici identitari della Sicilia.

Al centro commerciale La Torreil bilancio delle quattro tappe (Piana degli Albanesi, Corleone, Palazzo Adriano e Palermo), che hanno portato alla ribalta i principali luoghi di interesse storico e ambientale del cammino di Santa Rosalia. 

Un viaggio in bicicletta alla scoperta dell’entroterra siciliano lungo il percorso che collega l’eremo di Santo Stefano Quisquina al santuario di Monte Pellegrino. Il cammino si è snodato su 200 chilometri: un percorso tra fede, natura e sport, percorribile a piedi, in bicicletta e a cavallo. Le pedalate amatoriali lungo il percorso si sono concluse con la degustazione di prodotti tipici locali (dal pane al vino, dalla birra artigianale ai cannoli). 

Presenti all’iniziativa i rappresentanti delle associazioni coinvolte: Sport Web Sicilia, in qualità di organizzatore, Korai (presieduta da Susanna Gristina) e Itinerarium Rosaliae (composta dai 15 comuni del cammino). 

Anche l’ultima tappa verrà trasmessa a settembre durante la trasmissione televisiva “Due ruote a Sud”, condotta dal giornalista Fabio Bologna, in onda tutte le settimane su Bike channel (canale 222 DidSky, 259 Dtte 60 Dtt tasto rosso sport Italia) e sulle pagine di Sportwebsicilia.it: testata giornalistica online che dal 2020 si occupa di informazione promozione e diffusione della cultura sportiva nel territorio siciliano. 

A presentare il bilancio dell’itinerario è stato Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars: “Ho sposato subito quest’iniziativa, perché credo sia necessario creare un circuito virtuoso che metta in rete l’agricoltura, settore trainante della nostra economia, con il turismo e le attività sportive”. Soddisfatto Fabio Bologna: “Coniugando sport, turismo e fede, abbiamo voluto raccontare una Sicilia a volte nascosta, che però eccelle per le bellezze naturalistiche e i prodotti agricoli identitari”.


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