La Cgil: "Non capiamo i criteri | scelti dal governo Crocetta" - Live Sicilia

La Cgil: “Non capiamo i criteri | scelti dal governo Crocetta”

Renato Costa, segretario di Fp Cgil Medici Sicilia

Michele Palazzotto e Renato Costa attaccano: "Nutriamo molti dubbi sulla tempistica di questa decisione: i commissari sarebbero naturalmente scaduti fra qualche mese, ed è difficile comprenderne l’urgenza di tale provvedimento". E ancora: "Le nomine  - si chiedono - sono legati alle valutazioni negative dell’Agenas? Crediamo di no, perché non tutti i cosiddetti 'bocciati' sono stati oggetto di rimozione”. Il riferimento è al commissario dell'Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta.

Manager della Sanità: è polemica
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PALERMO – “Che fosse necessario intervenire sulle aziende sanitarie è opinione condivisa da Fp Cgil, ma i criteri adottati al tal fine suscitano perplessità”. Lo dicono in una nota Michele Palazzotto, segretario generale di Fp Cgil Sicilia e Renato Costa, segretario di Fp Cgil Medici Sicilia. Che sottolineano “la tempistica dell’operazione: i commissari sarebbero naturalmente scaduti fra qualche mese, ed è difficile – scrivono – comprenderne l’urgenza di tale provvedimento”. Perplessità suscitano anche i criteri adottati, che, dicono “non brillano per trasparenza”. “Sono legati alle valutazioni negative dell’Agenas?”, si chiedono Palazzotto e Costa. E rispondono: “Crediamo di no, perché non tutti i cosiddetti ‘bocciati’ sono stati oggetto di rimozione”. E ancora: “Dipendono dalle appartenenze politiche? Speriamo di no perché da più parti si è detto che questo governo è attento alle competenze e non alle appartenenze. Permane quindi – scrivono i segretari – qualche dubbio che speriamo sia smentito dai fatti. Non vorremmo infatti, che qualche scelta coraggiosa a difesa del servizio sanitario pubblico operata nei mesi scorsi da qualche commissario non in linea con la precedente gestione della sanità, possa aver pesato sulla repentina rimozione. Fp Cgil Sicilia vigilerà affinché le scelte a difesa del servizio sanitario pubblico siano tutelate e incrementate da chi avrà la responsabilità di dirigere le aziende sanitarie e soprattutto che l’indirizzo del governo regionale sia finalizzato alla tutele del diritto alla salute dei cittadini siciliani”.


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