PALERMO – “Scioperiamo perché non vogliamo una scuola a metà”. Così Sebastiano Cappuccio e Francesca Bellia, segretari della Cisl siciliana e della Cisl scuola regionale all’indomani del varo del decreto scuola e in vista della mobilitazione di domani proclamata dai sindacati all’insegna degli hashtag #ripartire in sicurezza #ripartire insieme. Cappuccio e Bellia fanno appello ai governi regionale e nazionale: “Ci aspettiamo – scrivono – che il post-lockdown restituisca alla scuola il ruolo centrale che studenti, famiglie e lavoratori, si aspettano. L’uscita dai mesi di drastica chiusura imposta dalla pandemia offre un’opportunità di riorganizzazione e rilancio affinché il diritto all’istruzione dei figli e quello al lavoro di padri e madri non siano parole vuote ma, entrambi, siano concretamente esigibili”. Serve però una visione, sottolineano alla Cisl. E servono risorse e decisioni urgenti. “Noi pensiamo – precisano – a una scuola nella quale, con tutte le cautele del caso dopo una così lunga separazione, a settembre studenti, operatori e famiglie possano ritrovare la dimensione della comunità. Che si nutre anche di integrazione e interazione”. (ANSA).
le parole di Sebastiano Cappuccio e Francesca Bellia
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