CATANIA – “Fin dal dicembre 2015 abbiamo avuto modo di segnalare al Presidente Crocetta e all’Assessore al ramo Lo Bello gravissime anomalie nella procedura di costituzione della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia Orientale, denunciando la presenza di migliaia di duplicazioni, segnalando la presenza di associazioni sconosciute e pressoché inesistenti, di comunicazione di dati su imprese aderenti sconfessati dalle imprese stesse con formali dichiarazioni di non appartenenza, di ingiustificata sostituzione dei dati presentati contraria alle indicazioni della legge e dei regolamenti, di verifiche effettuate in maniera contraria alle norme, alle prassi e agli stessi regolamenti emanati nell’ambito della procedura, tutte gravi anomalie che hanno condizionato, e addirittura capovolto, l’esito della procedura medesima. E altre gravi circostanze stanno ulteriormente emergendo, e se confermate saranno anch’esse segnalate alle autorità competenti, a conferma di una procedura caratterizzata da anomalie che ne hanno fin qui condizionato e falsato l’esito. Sono state, inoltre, presentate dettagliate denunce che, come è noto, hanno dato luogo a un procedimento penale, con iscrizioni nel Registro degli indagati, presso la Procura della Repubblica di Catania con ipotesi di reato contestate nell’ambito appunto delle condotte poste in essere.
Di tutto ciò quindi il Presidente della Regione è pienamente consapevole tanto da avere indirizzato, il 16 maggio u.s., una propria comunicazione all’assessore Maria Lo Bello, con la quale, rilevate le denunce, veniva data disposizione di effettuare le opportune verifiche prima che si procedesse all’adozione del decreto assessoriale. E invece, l’assessore Lo Bello, adottava comunque un primo decreto e ne adotterà infine ben tre a correzione di inspiegabili errori.
Ancora dopo veniva annunciata la nomina di un verificatore terzo, addirittura con l’istituzione formale di un Collegio di Garanzia (D.A. n. 2360 del 04/08/2016), per poi dichiarare repentinamente che non sarebbe toccato alla Regione verificare le denunce di brogli e di precisi reati, bensì al MISE, cosa risaputamente non vera, posto che prima il Direttore Generale del MISE e poi il sottosegretario al MISE, on. Gentile, quest’ultimo rispondendo ad un’interrogazione parlamentare, avevano chiarito che i controlli dipendevano dalla Regione, come d’altra parte chiunque avrebbe potuto rilevare posto che è stato un membro del governo regionale a emettere il primo decreto e sarà infine un decreto presidenziale a concludere la procedura. Se ciò avvenisse e se fossero confermate le ipotesi di reato si avrebbero pertanto gravi responsabilità del Presidente della Regione e dell’Assessore alle Attività Produttive, negli omessi controlli e nella emanazione dei decreti regionali che consoliderebbero le condotte poste in essere.
E ciò senza considerare il gravissimo e ingiustificato precedente costituito dal fatto che, nonostante le chiare previsioni di legge, non si è proceduto a completare, in base a quanto previsto dagli artt. 11 e 12 del DM 156/2011, il Consiglio della Camera di Commercio di Catania sin dall’anno 2014 con la sostituzione dei componenti dimissionari (dimissioni che determinavano il risultato di impedire il regolare funzionamento del Consiglio e la regolare elezione degli organi), con ciò estromettendo nei fatti dalla gestione della delicata procedura di accorpamento delle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa i legittimi rappresentanti della Camera di Commercio di Catania, e le legittime maggioranze che si erano formate, e sostituendole con un Commissario nominato dalla Regione che gestisce la Camera di Catania ormai da diversi anni.
Alla luce di tale quadro le scriventi associazioni indicono una conferenza stampa per domani, mercoledì 9 novembre alle ore 10, presso la sede della Lega delle Cooperative in via S. M. di Betlemme 18, per comunicare ulteriori importanti anomalie emerse e dare il dettaglio dei dati di tutte le gravi anomalie emerse” .