PALERMO – L’intimidazione alla parrocchia di Santa Cristina a Borgo Nuovo ha scosso l’intera comunità ecclesiastica palermitana. E la stessa Curia Arcivescovile non ha tardato ad esprimere la propria vicinanza alle vittime dell’intimidazione.
“A poche settimane dalla Beatificazione di don Giuseppe Puglisi, martire della fede – si legge in una nota della Curia – si verifica nella nostra Città, e in particolare in uno dei suoi più popolosi quartieri, quello di Borgo Nuovo, un gravissimo episodio intimidatorio a danno della Comunità dei Padri Passionisti che operano al servizio della parrocchia di Santa Cristina. Le due autovetture dei tre sacerdoti, p. Gianni Trumello, p. Rosario Fontana e p. Firmus Firman Rii, sono state date alle fiamme proprio all’interno del recinto parrocchiale, e nella zona antistante la casa canonica dei Padri. Tale episodio è avvenuto ieri sera, al termine di una veglia di preghiera che aveva riunito insieme, così come in altre occasioni, centinaia di fedeli delle parrocchie di Santa Cristina, di San Paolo e di San Giovanni Apostolo”.
“I fatti, così come si presentano – prosegue la nota – appaiono ancora più gravi perché chiaramente rivolti contro i Padri Passionisti che, insieme alla Comunità delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto, quotidianamente si trovano impegnati in una capillare azione di evangelizzazione e promozione umana tesa al risveglio spirituale e morale dell’intero territorio”.
“Esprimiamo vicinanza, sostegno e affetto nei confronti della Comunità dei Padri Passionisti e dell’intera Parrocchia di Santa Cristina. Al contempo non possiamo non condannare tali ignobili episodi intimidatori che generano sospetto, alimentano violenza e che, oltre a sfigurare il volto di un quartiere e della Città tutta, minacciano la diffusione del bene e – come afferma il Santo Padre Francesco – rubano la speranza alle nuove generazioni. Facciamo appello a tutti i fedeli del quartiere a rimanere uniti in questo momento di prova e a non lasciarsi scoraggiare nel fare il bene (cf. 2Ts 3,13). Riponiamo altresì piena fiducia nel lavoro delle Forze dell’Ordine impegnate nelle indagini per l’accertamento delle responsabilità e per far luce sui fatti”.