CATANIA – Che l’argomento dividesse era cosa nota. Ma che separasse, quantomeno fisicamente, addirittura esponenti dello stesso partito era difficile da immaginare. Eppure è quanto avvenuto stamani, quando gli esponenti del partito democratico etneo hanno convocato una conferenza stampa per discutere del Registro delle unioni civili alla quale avrebbero dovuto presenziare i consiglieri del Pd a Palazzo degli Elefanti. Avrebbero, perchè non tutti erano presenti: dei cinque eletti, infatti, mancavano Lanfranco Zappalà e Niccolò Notarbartolo. Quest’ultimo, attivissimo consigliere di area berrettina, non solo non c’era ma, poco dopo la fine dell’iniziativa del Pd, ha comunicato la propria posizione attraverso una nota dell’associazione Catania in movimento.
Non che questo sia vietato, affatto. Ma la domanda spontanea è come mai il consigliere non abbia partecipato alla conferenza stampa del proprio partito, dato che l’argomento era identico. Forse distanze politiche dagli organizzatori? Forse strascichi interni trascinati dal congresso? O forse si è trattato solo di differenza di punti di vista con gli altri esponenti democratici. Chissà. Fatto sta che l’impressione è stata quella di avere di fronte un Partito democratino niente affatto coeso, almeno a Palazzo degli Elefanti e almeno su questo delicato argomento.
In ogni caso, a parlare per tutti ha pensato la presidente del Consiglio, Francesca Raciti, piddina doc. La Raciti è infatti convinta che la delibera verrà approvata, sebbene saranno molti gli emendamenti che verranno presentati (chissà quanti saranno quelli provenienti dai banchi della maggioranza) e che, se mai ci sarà qualche franco tiratore – perchè sono in tanti ad aspettarseli – non comprometterà l’approvazione da parte dell’assemblea. Rassicurazioni e punti di vista che sembrano non bastare, però, a spianare la strada al’adozione del Registro delle unioni civili. Strada che, come sembra, sarà accidentata e in salita.