PALERMO – Riduzione indennità e diaria dei parlamentari, eliminazione terza fascia dirigenziale e dell’ufficio di Bruxelles, soppressione di Sicilia e-Servizi e di altre due partecipate considerate strategiche (Spi e Maas), tagli degli emolumenti agli assessori, eliminazione delle circoscrizioni nei Comuni al di sotto di 250 mila abitanti.
Sono alcuni degli emendamenti che il Movimento 5 stelle ha predisposto per mettere veramente a dieta la dieta la Regione “e che – dice il deputato Giorgio Ciaccio, componente della commissione Bilancio – possono farci recuperare credibilità con Roma e una valanga di soldi. Il risparmio si aggirerebbe, infatti, intorno ia 100 milioni di euro annui. Basti pensare solo il taglio del Famp (fondo di amministrazione per il miglioramento delle prestazioni per l’intero comparto regionale) da noi proposto, vale secondo alcune stime 39 milioni di euro l’anno”.
“Tagli e soppressioni – aggiunge Ciaccio – non pregiudicherebbero la macchina regionale. Anche l’informatizzazione fornita da Sicilia e-Servizi può essere internalizzata, tant’è che lo stesso Crocetta aveva in un primo tempo percorso la strada della soppressione della partecipata, salvo fare la brusca inversione di rotta che tanti problemi sta causando ora”.
Il taglio proposto ai deputati porterebbe alla riduzione dell’indennità lorda da 11.100 euro mensili a 9000 (5000 indennità e 4000 diaria). Tagli sono previsti pure per le indennità di funzione che scenderebbero da 2.700 euro a 1.700 euro mensili. Per gli assessori l’emendamento del Movimento prevede un trattamento omincomprensiuvo lordo di 9000 euro lorde (attualmente è di 11.100 euro).
“E’ un taglio – dice Ciaccio – che i deputati devono prendere in considerazione, considerata la disastrosa condizione economica attuale. Noi avremmo proposto un taglio molto più deciso, considerato che percepiamo soltanto 2500 euro netti più il rimborso delle spese rendicontate”.
Una grossa fonte di risparmio difficilmente quantificabile arriverebbe anche dalla soppressione della contestatissima fascia dirigenziale, che ha messo in piedi un mini esercito di generali spesso senza esercito.
“Ci sono casi – dice Ciaccio – dove ci sono dirigenti di se stessi. Se non dovesse passare l’abolizione della terza fascia abbiamo presentato un altro emendamento che prevede che non possono essere istituite posizioni dirigenziali che contemplano un dirigente per meno di 20 dipendenti”.
Nel pacchetto degli emendamenti 5 Stelle prevista pure la sospensione per tre anni del Famp (“una istituzione – commenta Ciaccio – che serve solo per alimentare una incontrollata erogazione di ore di straordinario e benefit”), l’abolizione delle circoscrizioni nei Comuni con meno di 250 mila abitanti e il taglio dei rimborsi alle aziende per le assenze dal lavoro dei dipendenti dovute all’attività di consigliere comunale”.