PALERMO- Gli enti di Formazione saranno passati ai raggi x. Lo ha deciso il dirigente generale ad interim del dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Anna Rosa Corsello. La decisione, trova posto in una comunicazione inviata a tutti i “i soggetti Gestori di Interventi e Servizi Formativi”. Che dovranno fornire entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della lettera, l’elenco dettagliato di tutti i dipendenti degli enti di Formazione. Ma non solo. I gestori degli enti dovranno dichiarare la presenza di eventuali parentele tra i dipendenti e i deputati regionali.
“Su indicazione dell’onorevole Presidente della Regione e dell’Assessore Regionale per l’Istruzione e la Formazione Professionale, – scrive Anna Rosa Corsello – si invitano gli Enti in indirizzo a fornire a questo Dirigente Generale, che ricopre ad interim l’incarico di capo del competente Dipartimento cui compete il ruolo di Autorità di gestione del Fondo sociale Europeo, entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della presente comunicazione, un elenco del personale a qualunque livello appartenente agli enti di formazione ex L.R. 24/1976, e degli sportelli multifunzionali, e dell’avviso 20 contenente i seguenti dati: nome, cognome, codice fiscale, dati relativi all’assunzione e ruolo ricoperto”.
Ma non solo, come dicevamo, perché l’obiettivo di questo screening è anche un altro: “L’elenco sollecitato, debitamente compilato nei modi anzi visti, dovrà essere corredato da apposita dichiarazione attestante, ai sensi del DPR n. 445/2000, la sussistenza – o meno – di rapporti di parentela entro il quarto grado e/o di affinità entro il terzo con taluno dei deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana”.
La decisione della Corsello segue ovviamente le parole già pronunciate dal presidente della Regione Rosario Crocetta, dopo l’inchiesta di Report che ha fatto emergere le strette connessioni tra politica e mondo della Formazione siciliana. E rientra in quell’attività di monitoraggio della quale si sta occupando anche l’Europa, che ha, non a caso, inviato in Sicilia gli ispettori dell’Ufficio antifrode. La comunicazione della Corsello, poi, fa il paio con un’altra decisione annunciata dall’assessorato: quella di chiedere anche ai funzionari dell’assessorato di dichiarare se abbiano parenti o affini fino al terzo grado tra direttori, presidenti, componenti e legali rappresentanti negli enti di formazione. Insomma, nel labirinto della Formazione siciliana è partita una vera e propria “operazione verità”.