CATANIA – Si sentiva al sicuro nella privacy della sua casa quando si è resa conto che dalla finestra poteva essere vista mentre si spogliava. A quel punto si è accorta che nel cortile c’erano dei muratori al lavoro e uno di loro la stava filmando con il telefonino. Angosciata si è vestita ed è andata immediatamente al Commissariato di Borgo Ognina per denunciare quanto accaduto.
A quel punto i poliziotti sono intervenuti e si sono recati nel cantiere. Gli agenti hanno chiesto di consegnare i cellulari a tutti i presenti, ma all’appello mancava il telefonino di uno dei muratori. Scattata la perquisizione i poliziotti lo hanno trovato in possesso del cellulare. L’uomo non solo aveva filmato la donna nuda ma aveva già condiviso il video rubato con un altro collega. Per il “guardone” è scattata la denuncia per violazione della legge sulla privacy e per illecita divulgazione, così come anche per l’uomo che ha ricevuto il video.
I due rischiano una pena che va da sei mesi a quattro anni di reclusione. E’ questa infatti la sanzione prevista dall’art. 615 bis del Codice penale per chiunque, mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi all’interno di abitazioni private o di altri luoghi di privata dimora.