PALERMO – Centinaia di lavoratori, cartelli, fischietti, slogan scanditi da battimani e un corteo che questa mattina ha letteralmente paralizzato il traffico a Palermo: cronaca dell’ennesima manifestazione della Gesip che, partita da piazzetta della Pace, ha attraversato il centro città fino a giungere a piazza Pretoria mandando però in tilt la viabilità con buona pace degli automobilisti. Una manifestazione di per sé pacifica, senza attimi di tensione, conclusasi con un incontro tra i rappresentanti sindacali e gli assessori al Bilancio e alle Partecipate, Luciano Abbonato e Cesare Lapiana.
Obiettivo del corteo era quello di mandare un chiaro segnale al sindaco Leoluca Orlando, impegnato a Firenze al convegno dell’Anci: ai lavoratori il piano del Comune non piace e i sindacati hanno già annunciato che non lo firmeranno, oltre a chiedere in breve tempo un incontro con la conferenza dei capigruppo di Sala delle Lapidi perché in sede di assestamento di bilancio venga rimpinguato con altri 40 milioni il capitolo relativo ai servizi alla città, ovvero alla Gesip che però è in liquidazione. E per fare pressione sull’amministrazione i sindacati hanno anche annunciato un sit-in permanente a villa Niscemi, da svolgere fuori dall’orario di lavoro.
La situazione dell’azienda, del resto, non è delle più rosee: dichiarata per ben due volte non fallibile dal tribunale, è però senza un soldo, o quantomeno non ha le risorse per far tornare dal primo gennaio tutti al lavoro. Per questo il commissario liquidatore ha disposto la procedura di licenziamento collettivo, nella speranza che da qui a fine dicembre il Comune riesca, giocando di sponda con ministero e Italia Lavoro, a ottenere nuova Cig oltre a esodi incentivati (15mila euro a testa più tfr e Aspi) e mobilità orizzontale, complice anche lo stop a partire dal 2014 delle esternalizzazioni delle partecipate. Una road map confermata oggi durante l’incontro a Palazzo delle Aquile, durante il quale è stato ribadito che l’amministrazione manterrà anche gli attuali livelli salariali. Peccato che questo ventaglio di soluzioni non convinca né i sindacati, né i lavoratori che hanno manifestato tutto il proprio dissenso chiedendo il ritorno al lavoro a tempo pieno. “Noi abbiamo già dato – dicono i sindacalisti, per una volta compatti – adesso i sacrifici li chiedano ad altri. Vogliono l’esodo anticipato? Bene, lo facciano subito così diminuiamo di numero e vediamo quanti soldi servono per tornare al lavoro”.
AGGIORNAMENTO
I sindacati della Gesip hanno indetto un nuovo sciopero per lunedì 28, con partenza alle 11 da piazza Croci fino per poi giungere a piazza Pretoria. “Ancora una volta il sindaco non è stato in grado di presentare soluzioni – si legge nel volantino sindacale – abbiamo chiesto all’amministrazione comunale un incontro urgente per trovare quantomeno le somme necessarie per incrementare nel bilancio le somme destinate ai lavoratori Gesip per ritornare a percepire un salario dignitoso”.
LE REAZIONI
“L’Amministrazione comunale non ha mai avuto e non avrà alcun Piano alternativo a quello sottoscritto giorno 11 febbraio con tutte le sigle sindacali ed approvato anche dall’Inps e dal Ministero del lavoro.” Lo ha detto oggi l’ Assessore Luciano Abbonato nel corso dell’incontro avuto con i Sindacati della Gesip, ricordando che “per adempiere a quel Piano l’Amministrazione e il Consiglio Comunale hanno previsto in fase di bilancio tutte le somme necessarie.” “Quel Piano (visionabile all’indirizzo http://comunepalermo.28710.x6.nabble.com/attachment/1087/0/Accordo_Gesip.txt , ndr) in modo chiaro prevedeva già incentivi all’esodo anticipato e mobilità fra Aziende per supplire al turn-over, così come indicava la necessità di interventi diversificati fra i lavoratori”.
“No a soluzioni spezzatino o proposte tampone buttate giù per dare il contentino nel breve periodo ai dipendenti senza impegnarsi a trovare una soluzione strutturale con criteri condivisi ed equi per tutti i dipendenti”: lo scrivono in una nota le segreterie Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. “Pur esprimendo soddisfazione per la riuscita manifestazione dei lavoratori e delle lavoratrici Gesip, – spiegano – non possono non esprimere il proprio disappunto per l’assenza del sindaco di Palermo. A ricevere la delegazione, infatti, sono stati gli asssessori comunali La Piana e Abbonato, che hanno ribadito che non vi sono soluzioni diverse dal piano già illustrato dal sindaco: esodo incentivato, cassa integrazione,programma di auto impiego , ridistribuzione del personale restante presso le altre partecipate del Comune di Palermo”. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil ribadiscono “la propria contrarietà a questa soluzione, ad una soluzione che non e’ il frutto di un corretto sistema di relazioni sindacali ma soltanto un percorso unilaterale deciso dal Comune. Filcams Cgil , Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno chiesto l’esame congiunto a seguito della procedura di licenziamento collettivo attivata dalla Gesip ed in quella sede non potranno che confermare la loro posizione ovvero quella di restituire ai lavoratori della Gesip la loro dignita’ ed il loro posto di lavoro , rimandando al mittente qualsiasi soluzione “spezzatino”, o proposte “tampone” buttate giu’ per dare il contentino nel breve periodo senza impegnarsi nella ricerca di una soluzione strutturale con criteri condivisi ed equi per tutti i dipendenti”. Filcams Cgil , Fisascat Cisl e Uiltucs Uil “confermano il loro percorso unitario per il bene di tutti i lavoratori , unita’ che ha quale unico obiettivo la ricerca di una soluzione seria e concreta per tutti i lavoratori Gesip e Gesip servizi . Respingono categoricamente e prendono le distanze da atteggiamenti intimidatori e di violenza gratuita che non appartengono alle nostre tradizioni ed al nostro “modus operandi” , atteggiamenti propri di chi, non avendo argomenti e competenza , strumentalizza la piazza per obiettivi esclusivamente personali che nulla hanno a che vedere con l’obiettivo piu’ nobile del bene della collettivita’”. “Precisiamo che e’ nostra precisa volontà intraprendere un percorso unitario finalizzato alla definizione di un’intesa rivolta all’intera platea di lavoratori. – affermano i segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – Si ribadisce, infatti, che, come abbiamo sempre affermato, la nostra posizione unitaria è quella di individuare soluzioni condivise che abbiano alla base il criterio fondamentale dell’equità tra tutti i lavoratori. Una soluzione unica per tutti dunque, con criteri omogenei, senza alcun smembramento della platea di lavoratori, e che sia, soprattutto, strutturale. Invitiamo il Sindaco a convocarci , in tempi brevissimi, per potere arrivare per tempo ad una soluzione che garantisca tutti i livelli occupazionali”.
“Noi lavoratori – dicono Gioacchino Tortorici e Giuseppe Milazzo – diciamo al sindaco che le banche ci hanno già comunicato che dal mese di novembre dovremo pagare nuovamente i mutui che per un anno erano stati sospesi. Ognuno paga circa 750-800 euro al mese, come faremo pure senza casa? Ora basta, il sindaco abbia senso di grande responsabilità: o risolve la questione Gesip o si dimette”.