"La libertà è un bene prezioso" |Parla una detenuta di Piazza Lanza - Live Sicilia

“La libertà è un bene prezioso” |Parla una detenuta di Piazza Lanza

"Del mondo di fuori mi manca tutto" - non usa filtri la giovane donna detenuta che oggi ha partecipato insieme alle volontarie alla colletta alimentare.

CATANIA – Ha lasciato per qualche ora la sua cella a piazza Lanza per dedicarsi agli altri. Attorno ai volontari e alle volontarie della colletta alimentare, in uno dei tanti iper e supermercati che hanno aderito alla grande gara di solidarietà, oggi c’era anche una detenuta. Una testimonianza forte: Speranza (decidiamo di chiamarla così non a caso) non mette veli o filtri quando risponde alle domande. Per alcune regole e anche doveri non possiamo pubblicare l’audio, ma la sua voce alcune volte (con l’incedere dell’intervista) è rotta. Le parole inciampano, ma Speranza conserva la sua dignità di donna, consapevole di dover pagare il suo conto con la giustizia ma pronta a tornare alla vita per consacrare i suoi sogni. Sogni semplici, comuni a qualsiasi ragazza. Speranza, che da molti mesi guarda il mondo da dietro le sbarre, ci insegna che “la libertà è un bene prezioso”. E sempre lei ci trasmette la “cultura del dono”.

Speranza, da quanto tempo vivi in un carcere?

Io sono detenuta da quasi tre anni, ma a Piazza Lanza da circa un anno e due mesi.

E prima di arrivare a Catania?

Sono stata in altre carceri della Sicilia.

E’ normale cambiare istituto penitenziario?

Non è normale, ma ho avuto una situazione particolare. Problemi disciplinari mi hanno portato a Piazza Lanza dove ho cambiato completamente la mia vita.

Cosa le manca di più?

Tutto. E’ una domanda molto forte.

Se la sente di raccontarci cosa l’ha condotta a questa esperienza?

Un bisogno economico familiare. Poi con il tempo il bisogno è finito e io ho continuato ugualmente a sbagliare. Oggi sono responsabile degli errori che ho fatto ed è giusto che paghi.

Manca ancora molto per concludere?

Non manca ancora molto. Un anno e qualche mese. Con la possibilità di andare a casa, spero presto.

Esistono momenti di condivisione dietro le grate di un carcere? Come trascorre la sua giornata?

La mia giornata trascorre in maniera serena, perchè comunque io sono una persona impegnata grazie a Piazza Lanza. Io nel pomeriggio sono una lavorante, poi abbiamo i corsi di taglio e cucito. In questo momento frequento il teatro per preparare la recita di Natale. Abbiamo la scuola, un corso di ecologia preparato per le donne.

Quante donne siete a Piazza Lanza?

Allo stato attuale siamo 29.

E come è il vostro rapporto?

La maggior parte della giornata la trascorriamo insieme. Scambiandoci pensieri, bevendo il caffè insieme. E’ un momento di condivisione continua all’interno del carcere, anche perchè lo rendono così le assistenti, il corpo penitenziario e la direttrice che ci supportano.

Cosa l’ha spinta a partecipare alla colletta alimentare?

Innanzitutto il cuore. Il buon Dio e le volontarie. Devo anche ringraziare don Ciccio, anche se non c’è più. Ma è stata una grande persona, molto importante per noi detenuti.

Quando terminerà di scontare la sua pena quale è la prima cosa che farà o vorrebbe fare?

Sposarmi e avere una famiglia. E’ questo il mio sogno nel cassetto.

A chi da per scontato il valore della libertà, cosa si sente di dire?

La libertà è un bene prezioso, non bisogna perderla. Comunque non bisogna mai perdere la speranza e la fede in Dio, perchè anche se si sbaglia non siamo diversi da nessuno. Siamo uguali a tutti. Non portiamo nessun marchio. Siamo delle persone detenute ma libere.


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