La lotta al degrado della città: in campo i volontari di Retake - Live Sicilia

La lotta al degrado della città: in campo i volontari di Retake

“Ci riprendiamo la nostra città a colpi di spugne e scope, ci diamo da fare per migliorarla con piccoli gesti concreti”

PALERMO – Un giorno, stanchi di attendere il bus in delle fermate sporche e imbrattate da scritte, si sono messi a ripulire e ridipingere. Sulla scia di Rebecca Spitzmiller, una delle fondatrici del movimento Retake, Marco D’Amico, Valeria Piazza e Ivan Muratore hanno iniziato il loro percorso nella lotta contro il degrado, per la valorizzazione dei beni comuni e per la diffusione del senso civico a Palermo.

“Ci riprendiamo la nostra città a colpi di spugne e scope, ci diamo da fare per migliorarla con piccoli gesti concreti”, dicono i membri di Retake Palermo che da tre oggi sono diventati quarantadue e supportati da cento volontari.

Parafrasando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono esempi a cui ispirarsi perché adottano comportamenti positivi per la comunità. Un’organizzazione no-profit che si batte per il decoro di Palermo, un movimento su scala nazionale presente in diciotto città d’Italia.

“Un input per smuovere l’orgoglio della cittadinanza attiva – dice il presidente di Retake Palermo, Marco D’Amico – non vogliamo sostituirci né all’amministrazione né alle aziende municipalizzate. Retake Palermo mette in atto l’art .118 della Costituzione, in cui Stato regioni e città favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati per lo svolgimento delle attività d’interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà. Non sono semplici interventi di pulizia – aggiunge – ma di risveglio del centro e di cittadinanza attraverso la cura dei beni comuni”.

Avete presente la panchina rossa al Giardino Inglese? Quell’arcobaleno a piazza XIII Vittime? E le altre gialle nell’istituto comprensivo Scelsa? Bene, sono state ridipinte da loro. “Ci occupiamo del recupero del decoro urbano – spiega D’Amico – beni comuni degradati e vandalizzati di cui l’amministrazione non si occupa”.

In questi anni i lori interventi si sono svolti anche nelle spiagge della costa Nord e Sud. “Abbiamo adottato le spiagge di Romagnolo e Vergine Maria. Non si tratta di una puntatina e via ma c’è un progetto. Nel quartiere Vergine Maria, per esempio, è in corso un piano di restauro”.

Siccome a Retake piace operare in sinergia, insieme a dieci scuole palermitane, ha ripulito dai rifiuti la spiaggia vicino alla tonnara. Con la plastica recuperata, è stata donata un’area giochi e a breve sarà inaugurata. “Attivamente” è il prossimo progetto, invece, prevede il recupero del giardino della scuola Giuseppe Scelsa, nel plesso vicino il carcere Pagliarelli.
Una delle loro ultime azioni risale allo scorso fine settimana, in collaborazione con l’amministrazione comunale, è stata liberata dagli ingombranti la via Parrocchia dei Tartari, vicino alla stazione centrale. Con dei pallet, recuperati tra i rifiuti sul posto, sono state realizzate delle fioriere. I commercianti e residenti hanno donato i fiori.

“In quella strada si creava sempre una discarica che arriva al primo piano di una scuola”, dice D’Amico. Gli attivisti, poi hanno anche ripulito la centralina per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico. Adesso, gli instancabili soci di Retake, a causa della pandemia, devono fermarsi ma riprenderanno appena la situazione lo permetterà.
A chi con rassegnazione commenta il loro impegno con un “tanto domani sarà di nuovo sporco”, Retake risponde: “E se domani sarà di nuovo come prima noi torneremo. Voi venite con noi?”.

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