La mafia, essenza della Sicilia | (Ferrara ha ragione) - Live Sicilia

La mafia, essenza della Sicilia | (Ferrara ha ragione)

Giuliano Ferrara

Giuliano Ferrara ha ribadito un concetto piuttosto antico che è parte della cultura, sia siciliana che nazionale, solo che lo ha ribadito con una frase aggiornata ai tempi e molto più diretta, attribuendo alla Sicilia un’essenza mafiosa.

Ieri sera il canale La7 ha omaggiato a modo suo, la memoria di Andreotti e dopo aver mandato in onda il film ‘Il Divo’, di Paolo Sorrentino, pellicola premiata al Festival di Cannes sulla vita del politico, ha ospitato un dibattito moderato da Enrico Mentana, con ospiti Giuliano Ferrara ed Antonio Padellaro, l’uno direttore de Il Foglio, l’altro de Il Fatto Quotidiano. Come è e come non è, fatto fu che, con la sua verve provocatoria ed ironica e politicamente scorrettissima, il direttore de Il Foglio, fottendosene del fatto d’essere in onda, s’è lasciato scappare la frase: “La mafia è l’essenza della Sicilia”. Apriti web. Le reazioni sui social network e su tanti organi d’informazione, sono state immediate ed hanno condannato o insultato la frase e chi l’ha detta e tantissimi, non si sono lasciati sfuggire l’occasione per crocifiggere l’Elefantino.

La velocità di reazione degli utenti sul web, spesso è proporzionale all’ignoranza con la quale si commenta la boutade d’un uomo colto, derubricandola a macchia di colore o opinione immonda, senza cogliere quello che uno scrittore chiamerebbe “il senso della frase”. Non c’era nella frase la voglia di insultare la Sicilia ed i siciliani, semmai c’era la voglia di notare con l’occhio dell’antropologo, dell’etnologo e del filosofo, più che con quello del giornalista, il tratto “ontologico” d’un topos caratteriale che in Sicilia è più o meno diffuso, a prescindere dalla retorica di quelli che fanno del “politically correct” la linea guida del loro pensiero e di conseguenza stanno attenti a quello che si può dire e quello che no.

Uno scrittore del calibro di Aldo Busi, qualche anno fa ebbe a ricordare agli italiani tutti, che: “È la vostra mafiosità spicciola, o italiani, lo zoccolo duro su cui giostra l’intero cavallo di Troia della mafia nazionale.” Non si ricordano reazioni feroci alla frase però. E chi avesse ascoltato e non interpretato il ragionamento di Giuliano Ferrara, avrebbe facilmente compreso che la correlazione era con il concetto del “familismo amorale” introdotto in sociologia da Banfield. All’interno di questa cornice il pensiero di Giuliano Ferrara, appare per quello che è, discepolo quindi di altri celebri intellettuali col gusto della provocazione, come Leo Longanesi, che sentenziò una volta: “La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta: Ho famiglia”.

Ferrara insomma ha ribadito un concetto piuttosto antico che è parte della cultura, sia siciliana che nazionale, solo che lo ha ribadito con una frase aggiornata ai tempi e molto più diretta, attribuendo alla Sicilia un’essenza mafiosa. Resta il fatto che la mafia nel novecento è diventata il brand più riconosciuto della Sicilia e quindi anche dal punto di vista storico, la battuta di Ferrara, rimane esatta. A tutte le anime belle, che twittano o cambiano stautus su facebook prima di pensare o di aver studiato, consigliamo di provare a fare entrambe le cose, nell’ordine che più preferiscono.


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