"La mafia in ginocchio" - Live Sicilia

“La mafia in ginocchio”

La collaborazione sul campo di Cesare Mori e del procuratore Luigi Giampietro

PALERMO – “Cesare Mori e Luigi Giampietro, 1924-1930 La mafia in ginocchio” è l’ultima pubblicazione delle Edizioni del Centro librario Occidente di Palermo, distribuite sul territorio nazionale all’interno del
catalogo di Eclettica Edizioni di Massa.
Il volume, curato da Francesco “Ciccio” Ciulla, racconta gli anni siciliani di due protagonisti della
lotta alla mafia, il prefetto di ferro, Cesare Mori, e il meno conosciuto, ma non meno decisivo
procuratore generale della Corte d’appello di Palermo Luigi Giampietro
Le azioni intraprese da Mori, nei fatti, hanno prodotto effetti, in maniera forte e decisa, soprattutto
sul piano giudiziario, grazie a una regia organizzata, coordinata e portata a termine da un magistrato
rigoroso come Giampietro.
Ciulla fa un quadro delle azioni repressive, giudiziarie e politiche degli anni che vanno dal 6
maggio 1924, con la “famosa” visita di Mussolini a Piana dei Greci, fino al 31 dicembre 1930, con
le ultime azioni del procuratore Giampietro che andrà in pensione nel febbraio successivo.
Si tratta anche di un certosino lavoro emerografico, con la cronologia degli articoli dei tre quotidiani
pubblicati allora a Palermo, Giornale di Sicilia, L’Ora e Sicilia Nuova. Sono riportati infatti i titoli
di tutti gli articoli che parlavano di Mori e delle sue azioni. Una cronaca giorno per giorno con cui si
ha un quadro completo di quelle che furono le operazioni, i fatti concreti, i piani d’intervento, i
risultati.
“Ma se Mori è l’uomo della forza – scrive Ciulla nella prefazione – Luigi Giampietro è l’uomo del
Diritto. Modifica una strana usanza applicata nei tribunali, cioè di non ricorrere sempre in appello
quando in primo grado gli imputati venivano assolti, con lui gli appelli si fanno e soprattutto cambiò
l’atteggiamento dei testimoni, passando dall’omertà assoluta, alla collaborazione, sicuri della
protezione che lo Stato ormai garantiva a chi collaborava con la giustizia. Cominciano i maxiprocessi, con ogni processo che vede centinaia di imputati alle sbarre, e nessun giudice della
sezione penale rinuncia all’incarico di presiedere i dibattimenti ”.
Nel volume si trova tra gli altri anche il discorso di Mori, del 6 giugno 1927, al Teatro Massimo, in
occasione dell’inaugurazione del Primo convegno regionale degli insegnanti fascisti, che all’epoca
fu pubblicato dalla Bemporad di Firenze, insieme a quello di Giampietro del gennaio 1930, per
l’inaugurazione dell’anno giudiziario. E’ corredato anche da numerose anastatiche di articoli dei
giornali insieme a foto d’epoca.


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