PALERMO – Il bilancio dovrà attendere, almeno fino a domani. Salta a sorpresa l’attesissima seduta di Consiglio comunale che avrebbe dovuto portare all’approvazione dell’importante documento contabile entro il 7 ottobre, pena il commissariamento. La seduta sarebbe dovuta cominciare alle 15, ma così non è stato. Componenti della maggioranza assicurano che il ritardo si era accumulato per una lunga riunione della commissione Bilancio per discutere importanti emendamenti prima della seduta che avrebbe portato al voto. Poco prima delle 17 la svolta improvvisa: in aula pochi consiglieri di opposizione, tra cui Sabrina Figuccia, Marianna Caronia, Cesare Mattaliano, quasi tutto il gruppo del Movimento 5, Mimmo Russo e Fabrizio Ferrandelli. E’ stato proprio l’ex candidato sindaco, in quanto più votato in aula, stimolato dai consiglieri spazientiti dalla lunga attesa a sedere alla presidenza e chiamare l’appello. Appena prima di concludere l’appello è arrivato in aula il presidente Totò Orlando che a cui non è rimasto altro da fare che concludere l’appello e decretare la mancanza del numero legale. “Il consigliere Ferrandelli è un irresponsabile – tuonano in una nota congiunta i capigruppo della maggioranza Giusto Catania, Francesco Bertolino, Dario Chinnici, Gianluca Inzerillo e Sandro Terrani – mentre era in corso una riunione della maggioranza con l’assessore al Bilancio, per definire gli ultimi dettagli della manovra finanziaria, ha scelto di chiamare l’appello con l’obiettivo dichiarato di far saltare la seduta. Un’azione vergognosa di boicottaggio mentre la città attende l’approvazione del bilancio. La città sta aspettando il bilancio e non sarà certamente l’ostruzionismo di un consigliere, che in questi mesi ha collezionato qualche minuto di presenza in aula, che potrà bloccare la città.”
Ferrandelli dal canto suo si difende: “Non è possibile che la maggioranza faccia queste riunioni quando dovrebbero essere seduti in aula. E poi se gli altri consiglieri chiedono a gran voce l’appello io non potevo certo tirarmi indietro. Quasi due ore di attesa non sono accettabili – aggiunge -. Sono in Consiglio comunale per fare opposizione, non sono stato eletto per difendere l’operato della maggioranza”. Parole di sdegno arrivano dall’opposizione: “Ennesimo atto di arroganza misto ad incapacità di una maggioranza raffazzonata – attacca Sabrina Figuccia – un gruppo che in consiglio comunale non riesce neppure ad essere presente. Si è trattata di una enorme mancanza di rispetto non solo verso l’istituzione che rappresentiamo, ma soprattutto verso i cittadini. Il bilancio – continua – è la spina dorsale della città, lo strumento finanziario per eccellenza. Senza la sua approvazione, Palermo rischia il collasso e la giornata di oggi testimonia il fallimento di questa amministrazione, ancora una volta targata Orlando”. Il forzista Giulio Tantillo riserva le sue parole all’organizzazione interna della maggioranza: “Non avevo mai assistito ad una cosa del genere – dice – la vergogna più grande è che la maggioranza non ha una guida, un riferimento e un coordinamento. Si tratta di un fatto veramente grave che mette a nudo una maggioranza allo sbando”. Insomma rimandata la seduta a domani, venerdì 6 ottobre, ultimo giorno utile per evitare il commissariamento.

