Enesto si pigghi i catania , ovvio che un ci arrivi al ponte....a pigghiare i messina!

Enesto si pigghi i catania , ovvio che un ci arrivi al ponte....a pigghiare i messina!
Grazie Massimo, il p.s. del civico è una garanzia per la nostra collettività
Le osservazioni di ernesto maria ponte sono più che giuste ma bisogna anche pensare al modo di guidare che hanno molti automobilisti in italia,ve lo dice uno che percorre ogni giorno lo s.v. Palermo Sciacca, sotto gli occhi di tutti quello che succede,ma vi garentisco che fortunatamente gli incidenti sono pochi se rapportiamo i "delinquenti che la percorrono".Dopo di chè anche essendo un elettore di centro dx sono contrarissimo al ponte sullo stretto.
Sembra che questo assessore non sia abbastanza in gamba da sostenere i tempi e i modi della politica, questo avviene quando un tecnico senza esperienza politica diventa assessore. Purtroppo la scarsa e assente politica porta a questo, cioè non più la politica che si avvale dei tecnici ma i tecnici che con scarsi risultati fanno i politici
Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.
… e dunque ‘sta signora per 20 anni non si sarebbe accorta di avere un fratello delinquente… #APPOSTOSIAMO…
Mah!
non lo dice nessuno che, fratelli e sorelle si devono frequentare….siamo tutti liberi di vivere è pensarla in un modo diverso dall’altro, pur nascendo dalla stessa madre…
oltre che smemorata mi sembra superficiale
Cara SMEMORATA, non si conosce il proprio coniuge dopo trent’anni di matrimonio, figuriamoci un fratello che vive lontano!!! Detto questo la Signora, e non ‘sta signora, ha detto chiaramente da che parte sta
si legga l’intervista che oggi ha rilasciato la signora Schifani al Corriere della Sera