CATANIA. Da Casa Sanremo continuano ad arrivare indiscrezioni e notizie che ci condurranno dritti dritti alla prima di giorno 7 febbraio. Oltre agli ospiti che arricchiranno il palco dell’Ariston con i nomi di personalità come Manuel Agnelli, Gino Paoli, Emma, Angelo Duro e Peppino di Capri da dietro le quinte dell’evento i 15 pizzaioli siciliani, quasi un terzo dei quaranta che lavoreranno nell’Area Food di Casa Sanremo, che stiamo pian piano riuscendo a conoscere.
E tra i nomi figura un altro catanese, Giuseppe Maccarrone, 45enne proprietario della pizzeria Etna a Pedara ed uno dei dieci finalisti su 760 partecipanti al campionato mondiale dei pizzaioli a Parma.
“Non vedo l’ora! Dedico quest’importante traguardo – spiega – alla mia famiglia, ai miei amici e ai clienti che giorno dopo giorno contribuiscono ad accrescere la carica prima del grande evento. Non solo, ne approfitto per ringraziare i concittadini di Pedara per l’interesse e il continuo supporto dimostratomi in questi giorni.”
Far parte di una piccola comunità da oltre 25 anni, infatti, ha reso Giuseppe una colonna portante per la cittadina di Pedara, unita nel sostegno dei principi nostrani e nella valorizzazione del territorio anche dalle numerose iniziative solidali che il pizzaiolo ha sostenuto negli anni, come il recente concorso per la scacciata di beneficenza. “Avendo una pizzeria da così tanti anni mi conoscono tutti nel paese ed hanno stima in me. Per chi fa questo lavoro da tutta la vita sono soddisfazioni!”. Ma il segreto del suo successo non è soltanto il pubblico a sostegno della sua attività, perché a contraddistinguere il percorso di Giuseppe è la sua immensa dedizione rivolta all’impasto della pizza che ha portato i referenti dell’area Food di Sanremo, Enzo Piedimonte e Carmelo Pistritto, a selezionarlo l’evento.
A tal scopo il pizzaiolo etneo porterà oltre lo stivale una formula infallibile per stupire i partecipanti al celebre Festival della canzone italiana, giunto alla sua 73esima edizione. La ricetta scelta presenta un impasto multicereale di farina di tipo 1 (con mais, avena ed orzo) a biga lunga ovvero con un prefermento di 24 ore di lievitazione a cui segue successivamente un’altra maturazione di 24 ore ed infine un’ulteriore lievitazione di 6 ore. Il risultato è un prodotto soffice, reso ancora più leggero da un’idratazione all’85% che rende la pizza irresistibilmente fragrante e digeribile.
A sugellare la firma della pizza che andrà ad imbandire le tavole dell’area Food di Sanremo è poi l’inserimento di un prodotto locale, le mandorle tostate di Avola, che conferiranno quella nota di sicilianità apprezzata in tutto il mondo negli ultimi anni, grazie anche all’altissimo valore delle materie prime offerte dal nostro territorio.
Dunque, la prossima settimana il profumo della sua terra sarà uno degli assi nella manica che Giuseppe porterà con sé per trasmettere l’amore per la professione e le competenze acquisite dallo studio nel settore: “Quando entravo in pizzeria stavo anche ore intere a guardare i pizzaioli all’opera. Sin da piccolo ho da sempre voluto fare il pizzaiolo o il pasticcere per cui mio padre ha deciso di assecondare questo sogno e creare una nostra attività in cui ho affiancato il personale che avevamo assunto, scegliendo la pizza come via di professione oltre che immensa passione!”.