Dal primo marzo Banca nuova Spa sarà incorporata nella Popolare di Vicenza. Si chiude così la seconda fase di ristrutturazione del gruppo vicentino, che porterà anche al successivo scorporo della banca rete, senza licenziamenti e con la garanzia di una stabilizzazione per i precari del Sud e per tutti i lavoratori a tempo determinato. L’accordo tra la Popolare di Vicenza e i sindacati è stato siglato la scorsa notte. “Ora che la Popolare di Vicenza ha definitivamente consolidato la sua presenza nel Mezzogiorno – dicono Giuliano Xausa e Giuseppe Scelta, coordinatori per la Fabi – ci auguriamo che possa contribuire a creare nuovi posti di lavoro di qualità e a rilanciare credito e occupazione nelle aree depresse del Meridione”. Secondo la Fabi “grazie al senso di responsabilità sociale dimostrato dall’azienda e all’unità dei sindacati, è stato possibile ridurre notevolmente i paventati tagli al personale e ottenere che le uscite, da realizzarsi nei prossimi 3 anni, passassero dalle iniziali 85 alle attuali 30, fossero soltanto volontarie incentivate e riguardassero unicamente il personale che ha già maturato i requisiti per la pensione”. Banca Nuova ha 107 sportelli di cui 80 in Sicilia, 15 in Calabria e 12 nel Lazio, con un organico di 845 dipendenti e una rete di 150 promotori finanziari.
La Popolare di Vicenza incorpora Banca Nuova
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