La priorità di Tano Grasso: | "Seguire ogni passo delle gare" - Live Sicilia

La priorità di Tano Grasso: | “Seguire ogni passo delle gare”

Il leader antiracket: "Venerdì sarò a Palermo per definire i dettagli con Crocetta. Gli obiettivi? Dare una sponda a chi si ribella alla mafia, tenere gli occhi aperti su ogni appalto e attirare le imprese straniere garantendo un mercato immune dalla mafia".

L'intervista
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2 min di lettura

PALERMO – Il primo commento, a caldo, è “finalmente, dopo vent’anni, torno in Sicilia”. Con l’accento sul “finalmente”, perché fino alle prime telefonate dei giornalisti Tano Grasso proprio non lo sapeva, di essere già direttore generale alla Regione: “Ieri – spiega il leader della rivolta antiracket di Capo d’Orlando, la prima rivolta collettiva contro il pizzo – Crocetta mi aveva chiesto di inviargli un curriculum, ma non sapevo che mi avrebbero nominato già oggi. Onestamente pensavo di venire in Sicilia con calma”.
Invece dovrà accelerare i tempi. Quando verrà?
“Venerdì sarò a Palermo e parlerò col presidente. Ci sarà da gestire un osservatorio che oggi non esiste, quindi bisognerà definire le linee del mio operato”.
Un’idea di fondo se l’è fatta?
“Ho tre linee guida: la prima è che bisogna impermeabilizzare gli appalti da qualunque forma di condizionamento mafioso”.
Ok, ma come?
“Stando sopra a ogni gara, ma soprattutto seguendo passo dopo passo l’iter di ciascun appalto per cogliere le eventuali anomalie”.
Secondo punto.
“Utilizzando la mia esperienza antiracket voglio offrire una sponda alle imprese che ci oppongono ai condizionamenti mafiosi, dando loro la possibilità di crede che ci può essere una strada alternativa. Una strada che nel lungo termine è più conveniente”.
“Una sponda” è un altro modo per dire “premialità a chi denuncia”?
“Personalmente sulle premialità ho qualche perplessità, ma sicuramente bisognerà offrire assistenza e tutela alle imprese. Bisogna aiutarle a resistere”.
Come?
“Definiremo i dettagli con Crocetta. Dopo che io e il presidente ci saremo visti ne parliamo”.
Terzo punto.
“Il terzo punto è una mia grande vecchia idea, della quale non ho ancora parlato con Crocetta: portare le imprese straniere in Sicilia”.
Anche in questo caso la domanda è scontata: come?
“Garantendo un mercato immune dalla presenza della mafia”.
Ok. Concretamente?
“Dirlo è facile, farlo è più difficile. Anche su questo dovrò definire i dettagli con Crocetta. Non mi faccia dire altro: subito dopo il nostro incontro potrò essere più specifico”.
Un’ultima domanda: davvero non lo sapeva?
“Sapevo che mi avrebbero dato questo incarico. Non sapevo che sarebbe arrivato così presto”.
Ci vediamo in Sicilia.
“In Sicilia, finalmente. Sono vent’anni che mi fanno girare per l’Italia. Torno alla mia grande passione. Alla mia terra”.


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