La protesta degli operatori turistici: "Siamo il settore che più sta soffrendo" - Live Sicilia

La protesta degli operatori turistici: “Siamo il settore che più sta soffrendo”

La mobilitazione.

Protesta degli operatori del comparto turistico. Stamattina davanti al Palazzo della Prefettura in via Etnea si sono ritrovati le guide e gli accompagnatori turistici, gli operatori del noleggio con conducente, quelli dei bus-turistici, le agenzie di viaggio e il personale museale.

Per le guide turistiche una “protesta solidale” verso tutti gli operatori che non sono stati raggiunti dagli aiuti del MIBACT per  anomalie dei codici Adeca non previsti dai ristori, ma che di fatto sono operatori turistici a tutti gli effetti. Per gli altri operatori un grido disperato contro la situazione attuale dovuta all’emergenza da Coronavirus che ha messo in ginocchio un intero settore e i suoi lavoratori.

Una manifestazione, nel rispetto delle misure anti-Covid in vigore, che ha unito le principali città italiane a vocazione turistica come Firenze, Napoli, Milano, Catania, Pisa, Cortona e Siena. Antonio Russo è il presidente dell’associazione autobus turistici “siamo il settore che più ha sofferto e soffrirà della crisi dovuta alla pandemia – dice Russo – il turismo, nella nostra regione, è il volano di diverse attività e sono molti i lavoratori anche nell’indotto che stanno soffrendo la situazione attuale”.

La chiusura delle nazioni ha di fatto annullato i flussi turistici provenienti dall’estero. “La nostra terra ha e ha avuto un appeal turistico tra i più importanti al mondo legato alla cultura, alla storia, alla natura e all’enogastronomia adesso tutto è fermo – continua Russo –  il 2020 è finito con un fermo totale e per il 2021 le prospettive sono tutt’altro che rosee”. 

Gli aiuti per gli operatori dell’Ncc e bus turistici, sia quelli nazionali sia quelli regionali (fondi europei), sono già, in parte, stati erogati.  “Quello che ci preoccupa sarà il momento della ripartenza dove le imprese di settore saranno chiamate a reinvestire risorse che in questo momento sono assenti – puntualizza Russo – la ripresa reale non avverrà prima del 2022 considerando che il nostro comparto vive di programmazione”.

Il turismo nell’isola è una grossa fetta del nostro Prodotto Interno Lordo. Antonio Scalisi è una guida turistica etnea “se il turismo perde perdiamo tutti. Noi siamo un industria – dice Scalisi – tutto quello che prima era legato a una produzione industriale territoriale è andato, negli anni, scemando lasciando il posto al comparto turistico che da lavoro a migliaia di persone.”

Alcune soluzioni, per le guide a esempio, sono state trovate in Toscana che già ieri ha riaperto le porte degli Uffizi e non solo. “Rispettando sempre tutte le normative sanitarie si pensa a una riapertura e a una programmazione per il turismo di prossimità, almeno per il 2021, cosa che già avviene in Toscana”. 

In Toscana, a Firenze, i fondi statali destinati al settore turistico destinati alle Regioni sono stati riprogrammati per aiutare il turismo di prossimità che sarà il primo a ripartire. Tutto totalmente gratuito per i visitatori e le guide turistiche, tramite bando pubblico, saranno pagate con i fondi del comparto turistico regionale.

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