PALERMO – Oggi è stato indetto, presso l’assessorato regionale all’Istruzione e alla formazione, un tavolo tecnico per discutere su un nuovo disegno di legge sul diritto allo studio universitario, “ma l’assessore Nelli Scilabra, che avrebbe dovuto incontrare la rappresentanza studentesca, ha disertato l’incontro”. Lo denuncia una nota inviata da rappresentanti degli studenti.
“Una delegazione di circa 100 studenti, a conoscenza dell’incontro Rappresentanti – Assessore, ha voluto manifestare la propria indignazione verso l’operato di questo assessorato, che non ha ancora dotato l’Ersu di Palermo di un Presidente e quindi di una governance, rendendolo completamente paralizzato – si legge nel comunicato -. La mancanza di Consiglio di amministrazione non permette, infatti, l’ordinaria gestione dell’ente. Pertanto la Rappresentanza studentesca ha manifestato la necessità di un confronto pubblico, in cui gli studenti potessero ricevere le dovute spiegazioni sul perchè l’ente, dopo 16 mesi, non sia ancora stato dotato di un proprio Consiglio di Amministrazione”.
Inoltre, attraverso un documento, i rappresentanti degli studenti hanno manifestato il loro dissenso a partecipare ad un tavolo tecnico in cui si discutesse solo di riforma alla legge regionale sul diritto allo studio ritenendo che le priorità fossero altre.
Arriva però la replica dell’assessorato: “La Rete Universitaria Nazionale ha perso l’occasione di rappresentare gli studenti ad un incontro fondamentale per il diritto allo studio – lo dichiara Alessandro Balsamo, capo della segreteria particolare di Nelli Scilabra – La notizia che l’assessore abbia disertato il tavolo è una falsità, semplicemente si trovava a Palazzo d’Orleans con il Presidente per incontrare degli studenti venuti in gemellaggio da Pescara. Visto il ritardo, ha deciso di far iniziare la riunione dal suo ufficio di gabinetto per poi arrivare. Purtroppo la RUN aveva già deciso di andar via – spiega Balsamo – La riunione si è tenuta con tutti gli altri studenti. È la prima volta che un assessore convoca gli studenti per scrivere una legge storica sul diritto allo studio. Piuttosto che inscenare proteste inutili facciano ciò per cui sono stati abbondantemente votati, rappresentare gli studenti e costruire insieme alle Istituzioni una legge fondamentale per i saperi, la cultura e il diritto allo studio che amano sbandierare.”