La rabbia del sindaco di Cefalù: "Incendi appiccati da terroristi"

La rabbia del sindaco di Cefalù: “Incendi appiccati da terroristi”

Tumminello: "La Regione sia responsabile"

PALERMO- Povera Cefalù, ancora una volta. Povera città devastata dagli incendi. Colpita da una maledizione di fuoco. A settembre scorso, è morta Maria David, nel rogo. L’incubo ritorna. “La strategia criminale ha colpito ancora – scrive sui social il sindaco, Daniele Tumminello -. Un’altra notte di fiamme e di devastazione. Non può sfuggire a nessuno che siamo di fronte ad un attacco sistemico al nostro territorio, allo scopo di impoverirlo, privandolo del bene più importante”.

“Opera di terroristi”

“Impensabile – continua il sindaco – che tutto ciò avvenga per mano di singoli. Sembra piuttosto un vero piano del terrore, studiato e messo in opera da vigliacchi organizzati, che analizzano in anticipo il meteo e colpiscono contemporaneamente in più punti, in Comuni diversi, nelle ore serali, per rendere assai difficoltosa se non impossibile l’opera di spegnimento. Terroristi. Cui non interessa di mettere a rischio la vita delle persone. A costoro diciamo che la nostra Comunità non si piega”.

“Cefalù martoriata”

“In questo momento la situazione sembra sotto controllo – dice il sindaco Tumminello a LiveSicilia.it -. Ci sono stati parecchi focolai che ora sono spenti. Alcuni cittadini ci hanno detto di avere notato personaggi e movimenti sospetti. Saranno gli inquirenti ad approfondire. Cefalù è martoriata e dobbiamo compiere tutti il nostro dovere. Anche l’istituzione regionale deve assumersi la responsabilità di tutela della Sicilia, in termini di risorse e prevenzione”.


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