Quando ormai sembrava che Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, avesse deciso la strada da seguire, ecco che si riapre le trattative con i lealisti del Pdl. Questo cambiamento di strategia è inaspettato se si pensa che fino a qualche settimana fa proprio i berlusconiani doc erano stati accusati dal presidente di “avere voltato le spalle”, bocciando il documento di programmazione economica e finanziaria. Il cuore della trattativa sembrano essere le poltrone da assegnare: i lealisti chiedono cinque assessori, ma il governatore non vorrebbe concedergliene più di tre. Il presidente, dunque, ha deciso di giocare su due fronti: da una parte riapre le porte del dialogo con i lealisti del Pdl; dall’altra continua le trattative con il Pd che entrerebbe in gioco se il governatore “scaricasse” il Pdl. Quest’ultima ipotesi sembra essere stata presa in considerazione anche dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Nei prossimi giorni Bersani si recherà a Palermo e già da questo pomeriggio attenderà notizie dall’Ars, dove Lombardo chiuderà il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche che ha reso nell’ultima seduta d’aula. L’ipotesi ventilata? Appoggio tecnico.
La riapertura ai lealisti del Pdl | Cinque poltrone in ballo
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo