CATANIA – Francesco La Rocca, il boss a cui sarebbe stato dedicato l’applauso durante la processione del Venerdì Santo a San Michele di Ganzaria, non è detenuto in regime di 41 bis. La notizia è confermata da fonti giudiziarie. Il patriarca calatino, imputato per omicidio e estorsione, è detenuto ad Asti ma non secondo le restrizioni del carcere duro, così come era emerso invece dopo il caso sollevato dal quotidiano La Sicilia. La detenzione è per associazione di stampo mafioso, il reato previsto dall’articolo 416 bis del Codice Penale.
Le indagini, intanto, proseguono a ritmi serrati da parte dei carabinieri della compagnia di Caltagirone. Sono state visionate le immagini, sono stati ascoltati i testimoni e sono state fatte le dovute verifiche sulla deviazione del percorso della processione. Una volta depositata la prima informativa il procuratore Verzera ha iscritto nel registro degli indagati – come atto dovuto – oltre una decina di persone, la maggior parte portatori della bara di Cristo Morto. Il reato ipotizzato è turbativa dell’ordine pubblico.