PALERMO – “Lo so che qualche mio collega ha dei mal di pancia e la cosa terribile è che mettono sempre faccine e plausi al presidente nella chat del gruppo di Forza Italia. Lui, ogni tanto, mi addita e si sbaglia, non è stato così per l’acquisto di via Cordova, lo può scrivere”.
Margherita La Rocca Ruvolo, deputata regionale di Forza Italia, rivendica di avere sempre giocato a carte scoperte.
Ed è una delle poche a parlare dentro il maggiore partito di governo, una degli indiziati per le quattro bocciature che hanno fatto capitolare provvedimenti o commi della manovra ter. Tutto col voto segreto.
La Rocca Ruvolo (FI): “La mia verità”
Margherita La Rocca Ruvolo parla di uno dei temi sui quali combatte, da tempo: quello sanitario. Quando era assessora alla Salute Giovanna Volo, La Rocca Ruvolo presentò un’interrogazione sulle presunte ‘irregolarità’ nella nomina, a dirigente della Pianificazione, del collega di partito Salvatore Iacolino.
Dopo l’operato dei ‘franchi tiratori’ in manovra ter, uno casi che scottano di più è il ritiro di uno dei pilastri della misura sulle liste d’attesa che rischiava di essere bocciato per l’asse tra franchi tiratori e opposizione. “Sono contenta – commenta la deputata azzurra – che abbiano stralciato il comma 4 dell’articolo 12, piuttosto che prendere personale, facciamo prima a dare un voucher alle persone. Questo ignifica prendere coscienza dei problemi che causano le liste d’attesa e non è facendo altro clientelismo che si affrontano questi nodi”. La bocciatura sarebbe stata motivata, dai dissidenti di Forza Italia e da quelli autonomisti, con “la vicinanza di Daniela Faraoni alla Lega”.
Gli aspiranti assessori delusi
Ma non basta, tra i “franchi tiratori”, nel partito del governatore Renato Schifani ci sarebbero alcuni aspiranti assessori delusi. Il dissenso c’è anche nei confronti dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, tanto che, col voto segreto, è stato bocciato l’acquisto del palazzo di via Cordova e lo stesso Cateno De Luca, nella dichiarazione di voto favorevole, aveva lasciato intendere cosa stesse per accadere.
“Io sono contenta per la nomina di Dagnino e Faraoni, persone preparate. Sono sindaco, non mi interessa fare l’assessore, a qualche mio collega sì”, sottolinea la deputata.
I laghetti della discordia
Altra nota dolente della manovra ter è stata la bocciatura della misura sui laghetti anti-siccità, fortemente voluti dall’assessorato all’Agricoltura e dal deputato Dc Carmelo Pace. Niente di peggio per i ‘franchi tiratori’, che attaccano l’asse Cuffaro-Sammartino: col voto segreto sono mancati 17 voti alla maggioranza.
“Sì, lo confermo – aggiunge la forzista – non ho votato l’articolo sui laghetti perché non c’erano regole chiare, il ragionamento che ha fatto l’opposizione era corretto. Noi abbiamo dato a Turano una somma considerevole, lui è arrivato in commissione e ha detto di avere una graduatoria. Per i laghetti non era chiaro, non c’era una graduatoria, questo non si fa”.
La polemica con Pace (Dc)
Carmelo Pace, capogruppo della Dc, ha rivendicato la parternità politica dell’articolo sui laghetti. Prima del voto si era appellato alla maggioranza, ma con lo scrutinio segreto l’articolo non è passato.
“Mi auguro che questo malcostume – ha detto Pace a LiveSicilia – possa immediatamente finire e per le vicende di natura politica non vengano ancora una volta penalizzati gli interessi veri dei siciliani, come l’agricoltura o l’editoria. Onestamente non possiamo derubricare la vicenda come il malessere di qualche parlamentare, adesso è qualcosa di organizzato ed è notorio a tutti chi siano gli organizzatori”.
La Rocca Ruvolo è un fiume in piena: “Le prediche che viene a fare in Aula il collega Pace se le può risparmiare, perché lui predica bene, ma razzola malissimo”.
“Questi assessorati, come quello alla Famiglia, all’Agricoltura, sono diventati piccoli presìdi per il gruppo politico che li segue. Quest’anno per una manifestazione che è passata dalle Autonomie Locali mi hanno dato 4 mila euro, a Comuni con popolazioni inferiori alla mia hanno dato più del doppio. C’è un tema, questi assessorati sono un piccolo regno della forza politica che li gestisce. Mi auguro che il presidente intervenga con la sua autorevolezza”.

