ROMA – Ignazio la Russa fa marcia indietro sui fatti di via Rasella della resistenza durante la seconda guerra mondiale. Il presidente del Senato, finito nell’occhio del ciclone per una precedente dichiarazione sull’azione partigiana, oggi torna sulle sue parole: “Non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio”.
Le polemiche su via Rasella
La nota di La Russa torna sulle polemiche scaturite da una sua intervista in cui si soffermava sull’eccidio delle Fosse Ardeatine e sull’operazione di Gruppi di azione patriottica in via Rasella. “Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo. Anzi, quel che è certo, è che proprio per evitare polemiche mi sono volutamente astenuto nel dire che sull’azione partigiana di via Rasella molti, anche di sinistra, sono stati assai critici”.
“Mi scuso…”
La Russa, infine, conclude: “Mi sono limitato a dire ‘non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana. Fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente e in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi di sentirsi offeso”.