AUGUSTA (SIRACUSA) – “La sinistra perde perché in questi anni non è cambiata, ma non so se ha mantenuto i suoi valori”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, alla seconda edizione de ‘Le radici della bellezza’ dei gruppi Parlamentari di Fratelli d’Italia di Camera e Senato a Brucoli, frazione marinara di Augusta (Siracusa).
“Noi anticomunisti, a volte anche viscerali, contestavamo qualunque scelta del Pci, ma non contestavamo le ragioni ideali che erano poste a base della loro ricetta sbagliata – ha aggiunto -. Contestavamo la ricetta, non il fatto che intere fasce popolazione mondiale, italiane e meridionali avessero bisogno di più giustizia sociale”.
“La sinistra ha ancora quell’obiettivo? Se non si occupa solo del centro città e dei problemi connessi ai radical-chic – aggiunge – si occupa dei diritti. Prima si dedicava alle aspettative di oltre il 51 per cento degli italiani. Loro hanno cambiato i valori alla base della loro battaglia, ma hanno mantenuto quel loro modo di criminalizzare i loro avversari”.
Il premierato
A sinistra, ha sottolineato La Russa, “dicono che sono contro il premierato perché altrimenti alla prossima legislatura Giorgia Meloni fa tutto da sola”, evidentemente “non hanno riflettuto sul fatto che questa posizione fa capire che sono convinti che la prossima volta perderanno ancora“.
La seconda carica dello Stato, rispondendo a una specifica domanda, si è rivolto anche ai giovani di destra. “Cosa voglio dire ai giovani che si avvicinano alla Destra? Meno ritualismi, meno colli girati indietro forti dei nostri valori, ma con lo sguardo diretto in avanti”.
Le Foibe e la tradizione italiana
“Alziamoci in piedi per Norma…”. E’ l’invito alla platea di Brucoli del presidente del Senato Ignazio La Russa, per rendere omaggio a Norma Cossetto, giovane uccisa dai partigiani titini.
“Venti anni fa aggiunge La Russa intervenendo all’incontro ‘Italia, le radici della bellezza’. – c’è voluta una battaglia in Parlamento per istituire ‘La giornata del ricordo delle vittime delle foibe’ ma il tempo ci dà ragione, si va verso l’equiparazione di tutte le date, non solo di quelle volute dai cosiddetti vincitori”
“Per l’ascolto dell’Inno d’Italia non voglio vedere nessuno con la mano sul cuore – ha chiosato – quello lo fanno gli americani, la tradizione italiana è che l’inno nazionale si ascolta sull’attenti. Per l’Italia, la nostra patria, l’inno lo ascoltiamo sull’attenti”.
I cortei “vietati”
La Russa ha poi parlato dei cortei “vietati”: “Nella mia vita – dice – ne ho subiti a centinaia, e non avevano come obiettivo minare il diritto alla esistenza di un popolo o di una nazione. Ricordo che in una occasione drammatica, a due ore dall’inizio, ci vietarono anche il comizio. Quindi, io non parlerò mai a favore di un divieto”.
“Però – prosegue – quello che mi stupisce, è che se le ragioni di una manifestazione sono abnormi, come in questo caso, le forze politiche facciano finta di niente. lo non sono per vietare i cortei, sono per giudicare le ragioni dei cortei”.
La battuta sul caso-Boccia
La Russa ha detto di aver rinviato un’iniziativa, stamattina. “Ma credo – ha spiegato – che sia giunto il momento di autorizzare con la dovuta preoccupazione, i senatori a portare i propri animali domestici dentro il Senato“. Infine il presidente ha liquidato con una battuta il caso Boccia: “Boccia? lo gioco a bocce e biliardo…”.