La Russa: "Per mio padre era essenziale il legame col territorio"

La Russa: “Per mio padre era essenziale il legame col territorio”

Il presidente del Senato ha ricordato la figura dell'illustre genitore

CATANIA – “La frase ‘Che si dice senatore?’ La dicevano sempre a mio padre. Persone di qualunque ceto sociale. Lui la trasformò in un titolo delle primissime trasmissioni televisive autogestite di un politico con le televisioni locali che erano quasi al loro esordio, parliamo degli anni ’80. per i propri concittadini”.

Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Catania, parlando con i giornalisti a margine dell’incontro dedicato a suo padre, ‘Che si dice senatore? L’Epopea di Nino La Russa a 20 anni dalla sua morte’. “È bellissimo – ha aggiunto – che oggi Nello Musumeci abbia voluto organizzare, insieme agli onorevoli Ciancitto e Galvagno, e ad altri, questo ricordo a venti anni dalla sua scomparsa”.

La Russa ha sottolineato come “l’attaccamento al territorio sia essenziale”. “Mio padre – ha ricordato il presidente del Senato – per vent’anni fece il parlamentare. Era la prima Repubblica e non è che venivi messo in lista dal capo di partito, te la dovevi ‘sudare’, ma per lui non era faticoso perché stava in mezzo alla gente”.

“Lui abitava a Milano – ha aggiunto – e aveva una attività e la politica era una passione e veniva quasi tutti i fine settimana a Catania a stare con la propria gente senza mai perdere la sua sicilianità. Mia madre – ha concluso La Russa – un po’ protestava sia perché andava via, sia, ed era vero, perché per la politica spendeva più del proprio emolumento da senatore”. 

“Dalla prima alla seconda Repubblica ci sono stati cambiamenti anche positivi ma uno in particolare negativo: la minore riconoscibilità del proprio eletto da parte degli elettori”. Lo ha detto il Presidente del Senato.

“Io credo – ha aggiunto – che se faremo una riforma elettorale bisognerà riprendere questo stretto collegamento tra l’eletto e chi lo sceglie”. “Dovremmo fare veramente in modo che anche il parlamentare, noi vorremmo anche il presidente del consiglio scelto direttamente, ma almeno che il parlamentare, sia veramente scelto dai cittadini e non messo lì in una lista, pur meritando di esserci, ma che precede la scelta dei cittadini”.


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