Racalmuto al voto, Gaetano Savatteri assessore designato

La scommessa di Gaetano Savatteri, assessore nella sua Racalmuto

Il padre di 'Makari' scelto da una lista civica
AMMINISTRATIVE
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PALERMO – Metti un gruppo di persone impegnate nell’associazionismo e che intendono ‘fare politica’ dando vita a una lista civica per vincere le elezioni nel proprio paese. Metti poi in questa squadra un big del giornalismo e della scrittura come Gaetano Savatteri e aggiungi che quel paese si chiama Racalmuto: la notizia è servita su un piatto d’argento.

Il voto a Racalmuto

Nella città agrigentina di Leonardo Sciascia l’8 e 9 giugno si celebreranno le Amministrative. In campo tre candidati: Calogero Bongiorno (La svolta per Racalmuto), Salvatore Petrotto (Racalmuto riparte) e Salvatore Picone (Un paese per tutti). L’idea di coinvolgere Savatteri, orgoglioso delle sue origini racalmutesi, arriva da Picone, giornalista ‘prestato’ alla politica.

L’idea Savatteri

Savatteri, dalla cui penna sono nati i racconti di ‘Makari’ è stato indicato da Picone come assessore alla Cultura e ai grandi eventi. “Da tanti anni sono attivo nel mondo dell’associazionismo – racconta Picone -, con altri amici abbiamo pensato che non potevamo stare a guardare e così abbiamo deciso di imepgnarci. Ho chiesto aiuto a Gaetano, con il quale esiste un lungo rapporto d’amicizia“.

Picone racconta: “Sono cresciuto con lui e con il gruppo di ‘Malgrado Tutto’ (il giornale fondato nel 1980 da Savatteri, Carmelo Arrostuto e Giancarlo Macaluso e che ancora oggi è in vita, ndr). La sua presenza in squadra significa proiettare in alto Racalmuto”.

Salvatore Picone e Gaetano Savatteri

Savatteri: “La mia parte per Racalmuto”

Venerdì 24 maggio ci sarà la presentazione della lista e Savatteri sarà nella sua Racalmuto. “Bisogna fare sempre qualcosa per il proprio paese d’origine, anche se la vita ti ha portato lontano da lì – spiega l’autore di Makari -. Racalmuto, come tutti i centri dell’entroterra siciliano, rischia lo spopolamento e allora ho deciso di dare il mio contributo a questa causa”.

“Racalmuto come Makari? Non so, o forse Makari come Racalmuto – scherza Savatteri -. Dentro quei racconti, del resto, ci sono tante storie che arrivano dall’esperienza di Racalmuto e dalla vita per certi versi surreale che si vive nei paesini italiani”.

L’idea di Savatteri è di mettere a disposizione della sia città d’origine il suo patrimonio di conoscenze e relazioni. Del resto, ai tempi di Sciascia, non era raro incrociare in questo paesino del profondo sud personaggi come Marco Pannella, Bettino Craxi e Lina Wertmuller sulle tracce dello scrittore. “L’idea – racconta Savatteri – è quella di pensare alla possibilità che anche vivendo in un piccolo paese non si sia alla periferia del mondo. Racalmuto può inserirsi benissimo in un contesto europeo”.

La sfida di Savatteri nella sua Racalmuto è partita, sotto agli occhi sornioni e un po’ incuriositi della statua di Sciascia in via Garibaldi.

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