PALERMO – Nel 2024 in Sicilia l’attività economica è aumentata dell’1,3%. Una crescita sostenuta e superiore a quelle della macroarea e dell’Italia, ma meno intensa rispetto all’anno precedente.
I numeri economici della Sicilia
Nonostante la robusta ripresa successiva alla pandemia, non sono stati recuperati completamente i livelli di attività precedenti la crisi del 2008-2009, a differenza di quanto si è osservato per l’intero Paese. È quanto emergere dall’indicatore trimestrale dell’economia della Sicilia presentato oggi a Palermo dalla Banca d’Italia.
Bankitalia: “Anno positivo per la Sicilia”
“Il 2024 è stato per la Sicilia un anno positivo, l’attività economica è cresciuta dell’1,3%, con un ritmo lievemente inferiore rispetto allo scorso anno, ma più sostenuto rispetto all’Italia, il cui Pil è cresciuto dello 0,7%”. Lo dice Milena Caldarella, direttrice della sede di Palermo della Banca d’Italia.
Schifani: “Isola traino del Paese”
I dati sono stati commentati positivamente anche dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “I dati pubblicati dalla Banca d’Italia confermano con autorevolezza che la Sicilia è oggi una delle regioni trainanti del Paese – le parole di Schifani -. Siamo al primo posto per crescita del Pil, con un +1,3%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale. Anche l’occupazione registra un netto incremento del 4,6%, tre volte superiore a quella del resto d’Italia e ben oltre la media del Mezzogiorno”.
“Numeri significativi – aggiunge – che indicano una ripresa concreta e solida, trainata da turismo, servizi e rilancio dell’edilizia. Migliora anche la qualità del lavoro, con più professioni ad alta qualificazione. Un segnale chiaro della reazione positiva alla crisi post-pandemica”.
Bene turismo e traffico aereo
Tra i dati più rilevanti, Schifani evidenzia la crescita delle presenze turistiche (+5,1%), spinte soprattutto dal mercato estero, e l’incremento del traffico passeggeri negli aeroporti siciliani (+10,3%), grazie in gran parte ai voli internazionali. In miglioramento anche i conti pubblici: “Le entrate tributarie regionali sono aumentate del 14,9%, il doppio rispetto ai Comuni. È la prova della ritrovata vitalità della nostra economia». Il presidente non nasconde le difficoltà: «Restano fragilità, in particolare nell’agricoltura e nell’occupazione giovanile. Stiamo lavorando su due misure: un piano per le start-up e uno per rafforzare o creare nuove attività commerciali”.
Sul fronte agricolo, colpito dalla siccità, Schifani ribadisce: “Abbiamo avviato un piano anti-siccità e puntiamo a recuperare i livelli occupazionali già dal prossimo anno. Il rilancio dell’agricoltura è una priorità. La Sicilia è sulla strada giusta ma serve consolidare questa fase e trasformarla in uno sviluppo duraturo e inclusivo. Servono scelte coraggiose: noi siamo pronti”.

