Sicilia, mozione di sfiducia a Schifani: la diretta dall'Ars

Mozione di sfiducia respinta, governo a quota 41. Schifani: “Andiamo avanti”

La seduta a Sala d'Ercole

PALERMO – Finisce come nelle previsioni: l’Assemblea regionale siciliana respinge la mozione di sfiducia avanzata dalle opposizioni nei confronti del governatore Renato Schifani. Il pallottoliere di Sala d’Ercole alla fine segna 26 voti per la mozione avanzata da Pd, M5s e Controcorrente, 41 i ‘no’. Votano con i firmatari del documento anche i tre deputati di Sud chiama nord, mentre nel centrodestra si registrano tre assenze: Carmelo Pace (Dc), forfait già previsto, Fabrizio Ferrara (FdI) e Alessandro De Leo (FI).

Schifani: “Solo accuse, nessuna proposta”

Un dibattito rientrato nelle cinque ore previste, andato in scena secondo un copione già prestabilito. Da un lato gli attacchi dell’opposizione, dall’altro le repliche della maggioranza e del governatore in prima persona: “Nei miei confronti ho sentito soltanto attacchi e, in alcuni casi, ingiurie – ha affermato Schifani in Aula -. Mai nessuna proposta, mai un controprogetto da parte delle opposizioni”.

Concetti poi ribaditi dal presidente della Regione ai cronisti nei corridoi di Palazzo dei Normanni: “La maggioranza ha dato prova di grande compattezza, andiamo avanti” VIDEO. Schifani in Aula si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del leader M5s Giuseppe Conte, che alcuni giorni fa ha presenziato ad una manifestazione alla Cala di Palermo davanti al murale di Falcone e Borsellino: “Deplorevole, sono eroi che appartengono a tutti”. Parole alle quali ha risposto il coordinatore M5s Sicilia Nuccio DI Paola: “Non prendiamo lezioni da chi governa con Cuffaro”.

L’opposizione al bivio De Luca

Dalle parti dell’opposizione, invece, si riflette sul contributo dato da Cateno De Luca alla mozione di sfiducia. Resta da capire se il sì dei tre deputati Scn possa rappresentare un lasciapassare per una nuova possibile futura alleanza. Il sindaco di Taormina, dal canto suo, ha lanciato l’ultimatum: “QUesta è l’ultima possibilità che concedo agli amici dell’opposizione”.

LA DIRETTA DA SALA D’ERCOLE

18:40 – L’Assemblea regionale siciliana ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Renato Schifani. I ‘no’ al documento firmato da Pd, M5s e Controcorrente sono stati 26, i contrari 41. Tre gli assenti: Alessandro De Leo (Forza Italia), Fabrizio Ferrara (FdI) e Carmelo Pace (Dc).

18:35 – In corso la votazione per appello nominale sulla mozione di sfiducia.

L’intervento di Schifani in Aula all’Ars

18:20 – Schifani prosegue: “Giorni fa è venuto a protestare l’ex presidente del Consiglio: legittimo, ma quello che mi ha offeso è l’avere scelto un luogo simbolo dell’antimafia per attaccare il presidente della Regione. Questo non lo posso accettare, io sono colui che ha stabilizzato il carcere duro”. Il riferimento è ad una recente manifestazione del Movimento 5 stelle che ha visto la presenza di Giuseppe Conte davanti al murale di Falcone e Borsellino alla Cala di Palermo. “Trovo deplorevole che si faccia una protesta davanti all’immagine di Falcone e Borsellino, che sono patrimonio di tutti”, aggiunge.

18:05 – Tocca a Schifani, che risponde alle opposizioni: “Vi ho ascoltato ma non ho sentito una vostra controproposta di governo. Soltanto accuse su tutti i livelli, ma dov’è il vostro progetto?”. Schifani parte dalla vicenda Cuffaro: “Uno scossone per la politica, che ci ha portato ad operare una scelta. Rimane comunque inalterato per me il rapporto di stima che ho nei confronti dei deputati della Dc e di coloro che sono stati assessori, Andrea Messina e Nuccia Albano”.

17:55 – “Non prendiamo lezioni di legalità da parte di nessuno. Il presidente Schifani è colui che ha stabilizzato il carcere duro per i mafiosi”. Così il capogruppo di FI Stefano Pellegrino. “La mozione di sfiducia va bocciata: si tratta di una morte annunciata e di un atto di esibizionismo”. No a battaglie politiche capziose”.

17:48 – “Noi siamo al fianco del presidente oggi e lo saremo anche domani”. Queste le parole del capogruppo FdI Giorgio Assenza, che poi guardando Schifani aggiunge: “Presidente, FdI è con lei e le conferma la fiducia”.

17: 42 – Questa mozione nasce debole nella forma e inconsistente nella sostanza. È un documento che mescola fatti giudiziari, valutazioni politiche, opinioni personali, trasformando l’Aula in un tribunale immaginario”. Così il capogruppo della Lega Salvo Geraci.

17:38 – Arriva il turno di Ignazio Abbate, componente del gruppo Dc e presidente della commissione Affari istituzionali, che difende il governo regionale. “In questi tre anni sono stati risolti dei problemi che prima di questo governo non erano mai stati affrontati. La sanità? Sono stati fatti degli sforzi importanti e sono stati raggiunti risultati importanti”. Abbate si rivolge a Schifani: “Sia fiero di quello che ha fatto”. Da qui la decisione di “continuare a sostenere il governo con lealtà”, nonostante ‘esclusione di due assessori Dc dalla Giunta dopo la vicenda giudiziaria che ha investito l’ex segretario dello scudocrociato Totò Cuffaro. E infine: “Buon lavoro presidente Schifani, noi ci siamo e ci saremo anche nei prossimi mesi”.

Cateno De Luca

17:32 – De Luca si rivolge a Pd e M5s: “Sud chiama nord non ha sottoscritto la mozione di sfiducia perché non invitata al ‘conciliabolo’ di San Martino delle Scale”, dove Pd, M5s e Controcorrente si sono riuniti e hanno deciso di presentare il documento contro il governatore Renato Schifani. “Fino a quando nel centrosinistra continuerà questo metodo ‘di esclusione’, non ci sarà mai un campo largo ma un campo minato”, ancora De Luca. Il leader Scn poi conferma il sì alla mozione di sfiducia: “Ma questa è l’ultima possibilità che do agli amici dell’opposizione, che devono sentire il peso morale e politico del futuro della Sicilia – conclude -. Se si continuerà ad andare separati si consentirà al centrodestra di vincere ancora a mani basse”.

17:21 – Prende la parola il leader di Sud chiama nord Cateno De Luca: “Presidente Schifani non si culli per le agenzie di rating – afferma – perché in Sicilia la ricchezza è sempre più nelle mani di pochi. E non si culli neanche per l’avanzo di amministrazione, perché spesso non è il segnale di efficienza ma di inefficienza nella capacità di spesa”.

16:58 – Arriva il turno del coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola: “Presidente Schifani abbia un sussulto d’orgoglio. Ci mandi al voto, faccia un gesto che la farebbe passare alla storia”. In apertura del suo intervento, Di Paola aveva affermato: “Presidente Schifani, lei è sfiduciato dalla sua stessa maggioranza e dal suo stesso partito”.

16:55 – Interviene il deputato del Pd Fabio Venezia: “Il fallimento del governo Schifani non deriva solo dallo scandire delle inchieste ma dalla assoluta incapacità di gestire l’ordinario e di attuare riforme di ampio respiro”, afferma. Secondo Venezia in Sicilia oggi la sanità “è diventata strumento di potere e bottino da dividere nella maggioranza”.

16:52 – “Ho ascoltato con attenzione gli interventi dell’opposizione. Sono state dette alcune cose meritevoli di riflessione. Serve un grande senso di responsabilità da parte di tutti, aldilà degli schieramenti. Stanno emergendo aspetti rilevanti che meritano approfondimento e scelte coraggiose”. Lo dice Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars, durante il dibattito in Aula sulla sfiducia al presidente Schifani. “La giornata è lunga e non si possono escludere colpi di scena”, aggiunge.

16:44 – “Il voto di Cateno De Luca alla mozione di sfiducia è importante perché lo pone in alternativa a questo governo regionale. Chi vota la sfiducia oggi si mette nella posizione di poter costruire assieme a noi il governo di domani”. A dirlo è stato il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro parlando coi giornalisti a margine della discussione sulla mozione di sfiducia al governatore Renato Schifani

16:31 – “Presidente Schifani, il cuffarismo è entrato nel Dna del suo governo”. Così la deputata M5s Roberta Schillaci.

Nello Dipasquale
Nello Dipasquale

16:08 – Parla il deputato ragusano del Pd Nello Dipasquale: “Abbiamo presentato questa mozione di sfiducia per parlamentarizzare la crisi morale, politica ed etica che sta attraversando la Sicilia – afferma -. Il presidente della Regione sbandiera la filastrocca della Sicilia in crescita ma questo è un racconto fasullo – ancora Dipasquale -. La crescita del Pil non sempre si traduce nel benessere per tutti. Il prodotto interno lordo cresce ma la Sicilia è sempre più povera, mentre Schifani è chiuso nella sua stanza a gestire i posti di governo e sottogoverno nella sua maggioranza”. Dipasquale, poi, rivolgendosi alla maggioranza: “Avete fatto della spartizione politica delle nomine un sistema”. Infine, citando l’annunciato voto favorevole da parte di Sud chiama Nord alla mozione di sfiducia, Dipasquale aggiunge: “Siete riusciti a ricompattare l’opposizione. A mio avviso, quanto affermato da De Luca è un fatto importante”.

Antonello Cracolici

15:44 – Cracolici prosegue: “Schifani è inadeguato a fare questo mestiere. In questi ultimi mesi la Sicilia è diventata terra di predatori. La pubblica amministrazione come un luogo nel quale prendere o ottenere qualcosa per sé. Faccendieri e intermediari di professione – prosegue – sono tornati a frequentare i corridoi degli assessorati e delle Aziende sanitarie. Il loro solo scopo è quello dif are soldi sugli interessi pubblici della Regione. Davanti a tutto questo non ho sentito nulla da parte di Schifani, per questo lo ritengo inadeguato. Oggi supererete la sfiducia, ma da oggi questo presidente non potrà più avere l’autorevolezza di essere da esempio nel suo governo e agli occhi dei siciliani”.

15:40 – Interviene il presidente della commissione Antimafia e deputato del Pd Antonello Cracolici: “C’è una Sicilia che trae vantaggio da questo governo: è la Sicilia del ‘cuffaresimo’, come detto dal suo stesso protagonista che ha dato un valore quasi religioso al sistema di cui lui è interprete – afferma -. Questa è la Sicilia di chi riceve il compito per passare un concorso: cosa che è reato”.

15:26 – “Da domani la sfiducia da quest’aula dovrà passare nelle mani dei siciliani e delle siciliane. Da domani sarà il popolo siciliano a darvi una sfiducia che quest’aula non avrà il coraggio di dare”. Così la deputata del Pd Valentina Chinnici.

15:14 – È il turno del deputato M5s Angelo Cambiano. “Il suo governo – dice rivolgendosi a Schifani – verrà ricordato non come il governo delle riforme o della ripresa siciliana ma come il governo degli scandali. Non c’è stata forza politica che la sostiene che non sia stata toccata da una inchiesta giudiziaria”.

15:06 – Sul podio di Sala d’Ercole sale il deputato del Pd Giovanni Burtone, che lancia un suggerimento a Schifani: “‘Dimetta’ la Giunta e passi ad una Giunta tecnica, in modo da dare un segnale alla Sicilia. Un segnale che però non sarà risolutivo rispetto alle vicende che stanno riguardando la maggioranza”. Il parlamentare catanese poi cita una frase di Seneca: “Non esiste vento favorevole per chi non sa dove andare”.

14:50 – La Vardera poi lancia un appello ai deputati di maggioranza, affinché votino la mozione di sfiducia.

La Vardera
Ismaele La Vardera

14:47 – Adesso è il turno di Ismaele La Vardera: “Il re è nudo”, dice. E rivolgendosi a Schifani: “Lei fugge da questo Parlamento da mesi, fugge dalle sue responsabilità e dal disastro. Ha deciso di fare il presidente per interposta persona, affidando lo scettro del potere al suo amico Cuffaro”.

14:41 – Catanzaro poi conclude: “Con questa mozione tracciamo una linea netta. Oggi i siciliani sapranno chi è complice di questo governo e chi intende voltare pagina”.

Michele Catanzaro
Michele Catanzaro

14:38 – Catanzaro poi continua: “Avete ricacciato la Regione in una opacità sistemica senza alcuna visione strategica”. Il presidente dei deputati regionali dem poi fa un cenno alla vicenda Cuffaro, l’ex leader della Dc indagato in una inchiesta a Palermo: “Il panorama degli ultimi fatti di cronaca era ampiamente prevedibile, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Quei ‘lupi’ di cui ha parlato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. Amarissima considerazione la sua, quella sui ‘lupi rapaci’, che purtroppo sembra essere sempre più confermata dai fatti”. Catanzaro poi conclude: “Si naviga a vista. Il governo Schifani, al di là delle vicende giudiziarie, è senza programmazione e va avanti solo per approssimazione”.

14:30 – Prende la parola il capogruppo del Pd Michele Catanzaro. “Questo governo ha esaurito ogni ragione politica di rimanere in carica – afferma -. Un governo che ha fallito tra i siciliani, ancora una volta mortificati da chi li rappresenta. Un governo che non c’è più”.

14:26 – Il capogruppo dei pentastellati attacca anche sul caso Cuffaro: “Certe persone non cambiano il modo di fare politica. Lei, presidente, ha il demerito di avere prodotto una nuova forma di governo: fondato sulle raccomandazioni”.

Antonio De Luca (M5s)
Antonio De Luca (M5s)

14:20 – De Luca, rivolgendosi a Schifani attacca: “Il suo mandato è in caduta libera ma lei sta portando giù tutta la Sicilia. Va tutto male tranne l’ambiente – ironizza -. Lei è stato proclamato ambasciatore dell’ambiente perché vuole bruciare i rifiuti. Un premio che ci è costato 120mila euro di fondi pubblici. Io la proclamo ambasciatore dei proclami fasulli”.

14:08 – Il primo a prendere la parola è il capogruppo M5s Antonio De Luca: “Questa mozione di sfiducia è un atto dovuto – dice -. Una reazione etica e obbligata di fronte ad un governo che ha brillato solo per inefficienza. Un governo travolto da scandali in serie e fortemente delegittimato dalle inchieste della Procura. Tutto questo è il risultato di forze politiche che si sono unite non per governare bene la Sicilia ma per vincere le elezioni”.

14:02 – La seduta dell’Ars è iniziata, l’Aula è guidata da Gaetano Galvagno. Schifani è in Aula.


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